20:45 – Villongo
Chitarra: Claudio Fabbrini
(Via Roma, 20)
– Ingresso libero fino ad esaurimento posti
– Si ringrazia G.S.C. Villongo Cycling
“UN UOMO SOLO AL COMANDO, LA SUA MAGLIA È BIANCO-CELESTE, IL SUO NOME È FAUSTO COPPI”
Voce narrante: Ferruccio Filipazzi (Milano)
Chitarra: Claudio Fabbrini
Lo zio calzolaio possedeva una bicicletta: era una “Aquila”, aveva il manubrio basso, quasi simile a quello dei corridori. Fausto imparò a reggersi in bicicletta infilando nel quadro la gamba destra e pedalando come uno sciancato: si aggrappava al manubrio e oscillava in affanno da un pedale all’altro. Bastava gli starnazzasse davanti una gallina per farlo ruzzolare malamente.
Aveva le ginocchia zeppe di sbucciature, ma non andava a piangere a casa, perché sua madre gli avrebbe dato il resto. Cavalcando la “Aquila” provava indicibili ebbrezze. Curvo sul manubrio, i gomiti in fuori, volava giù per i dossi. Finiva talvolta in una siepe e stravaccava oltre il ciglio.
Suo fratello maggiore era Girardengo e Fausto era Binda. In salita, secondo copione storico, perdeva Girardengo.