I libri possiedono un potere incendiario. Sono come fiammiferi: basta dar loro fiato e si accende una fiamma. La fiamma della passione per la lettura, di sentimenti che ci “ardono” mentre leggiamo storie che ci entusiasmano e portano in un altrove, che sia fuori o dentro di noi. Fiato ai Libri, festival di teatrolettura promosso dal Sistema Bibliotecario Seriate Laghi giunto alla diciottesima edizione, dal 7 settembre al 26 ottobre sarà in 23 diversi Comuni, con 21 spettacoli per adulti e 4 per bambini e ragazzi nella rassegna “Junior”.
L’aspirazione è portare in ogni luogo la fiamma della parola scritta e recitata per accendere le nostre menti alla luce di storie di matematici, di vite insoddisfatte, di tragedie – come quelle della diga del Gleno -, di crimini atroci, di artisti e bellezza, di spazio, di coscienze, di corpi in movimento, di bambine fantasmagoriche. Storie di donne scomode, da leggere con il rossetto, di amicizie e di lotta alla discriminazione. Storie che sanno di canzoni, di lavoro, amore e dolore. Fiabe per ridere e tirare il fiato.
Infine, viene replicata l’esperienza dello scorso anno di leggere un classico a puntate: la scelta è ricaduta su Il maestro e Margherita di Michail Bulgakov, nato a Kiev, morto a Mosca. Questo dato biografico dello scrittore, unito alla genesi dell’opera letteraria – legata alla drammatica situazione storico-sociale e culturale russa degli anni Trenta – e alla situazione bellica odierna tra Ucraina e Russia, hanno spinto la direzione artistica a optare per questo libro quale ponte tra le due capitali. Come si legge nelle sue pagine, «quando la gente è stata depredata di tutto, cerca salvezza in una forza ultraterrena».