Leggere Lolita a Teheran

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di Azar Nafisi

Con questo vibrante e poetico racconto autobiografico, Azar Nafisi narra di essere stata costretta a lasciare l’Università dove insegnava a causa delle continue pressioni della Repubblica islamica sui contenuti delle lezioni e sulla vita privata delle persone, in particolare delle donne. Per continuare le lezioni riunisce alcune sue studentesse nel salotto di casa sua, trasformandolo in un luogo di libertà assoluta dove la letteratura, le parole, l’immaginazione diventano strumenti di lotta e resistenza.
Lo spettacolo vuole proseguire idealmente quegli incontri, con la voce di Cinzia Spanò e le composizioni originali di Roberta Di Mario, per creare una connessione ideale con le donne che in questo momento, nel mondo, stanno lottando per la loro autodeterminazione, la loro libertà e contro ogni forma di oppressione e di violenza.
Perchè «ogni volta che una donna lotta per se stessa, lotta per tutte le donne». (Maya Angelou)

Il vecchio che leggeva romanzi d’amore

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di Luis Sepùlveda

Il vecchio Bolívar vive la foresta con rispetto e amore. Scopre di saper leggere e inizia ad adorare i romanzi d’amore.
Un giorno al villaggio portano un morto, corpo straziato da artigli e denti di una femmina di Tigrillo a cui gli uomini bianchi hanno ucciso tutti i suoi cuccioli. Sarà caccia, ma non con frecce avvelenate, bensì corpo a corpo, come gli indios gli avevano insegnato. Alla fine si sentirà un inutile carnefice e tornerà alla sua capanna a leggere romanzi d’amore.
Trama delittuosa, scorrevole, suspense, per uno dei capolavori della letteratura sudamericana del Novecento.

Il maestro e Margherita (IIIª PARTE)

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di Michail Afanas’evič Bulgàkov

«Un fazzoletto verdino di luce notturna cadde dal davanzale, si stese sul pavimento, e in quel fazzoletto apparve l’ospite notturno di Ivanuska, che si faceva chiamare Maestro. […] In tralice con folle timore guardava le luci delle candele, e il torrente lunare ribolliva intorno a lui.
Margherita lo riconobbe subito, emise un gemito, batté le mani e gli corse incontro. Lo baciò sulla fronte, sulle labbra, si strinse alla sua guancia ispida, le lacrime a lungo trattenute ormai le correvano a torrenti sulla faccia. Diceva solo una parola, e la ripeteva insensatamente: “Tu… tu… tu”».

Al di qua del fiume

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di Alessandra Selmi

La fabbrica, il lavoro, l’amore, il dolore. E poi: la fabbrica, il progresso, l’elettricità, il commercio. E ancora: la fabbrica, la ricchezza, il potere, la Storia. La fabbrica, la fabbrica, la fabbrica… questa entità che sembra avere vita propria e governare tutto e tutti.
Racconteremo la vicenda di tre generazioni della famiglia Crespi tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo e della “Benito Crespi” la fabbrica attorno alla quale sorgerà il villaggio Crespi, dal 1995 dichiarato Patrimonio dell’Umanità da Unesco.
Le parole di Alessandra Selmi si mescoleranno, proprio come dentro a un crogiolo, alle tessiture sonore, a volte delicate e a volte ruvide, delle Officine Schwartz per creare un prodotto affascinante e avvolgente.

Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte

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di Mark Haddon

Lo strano caso è stato un caso letterario niente affatto strano. Perché il suo protagonista Christopher è un outsider come Martin Eden, Holden Caulfield o Billy Pilgrim, e a noi piacciono gli outsiders. Perché Christopher è Asperger ma non di cognome, e ci aiuta a capire che, anche se non sono state catalogate, ognuno di noi convive con le proprie sindromi. Perché ci insegna che Christopher è unico e differente come qualsiasi altro individuo e le classificazioni raccontano ben poco della persona che è stata catalogata e molto di coloro che le hanno cucito addosso quell’etichetta. E poi è un libro “pop” e a noi piace il pop soprattutto quando fila con l’art e ha la leggerezza profonda di “certe” lezioni americane.
Lo strano caso è stato un caso letterario niente affatto strano e dopo averlo ascoltato capirete il perché.

Il Maestro e Margherita (IIª PARTE)

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di Michail Afanas’evič Bulgàkov

«Seguimi lettore! Chi ha detto che non c’è al mondo un amore vero, fedele, eterno? Gli taglino la lingua malefica a quel bugiardo! Seguimi lettore e io ti mostrerò un simile amore! No, si ingannava il maestro quando all’ospedale, verso mezzanotte diceva con amarezza a Ivanuska che essa l’aveva dimenticato. Non era possibile. Lei, naturalmente, non lo aveva dimenticato. Prima di tutto riveleremo il segreto che il maestro non aveva voluto rivelare a Ivanuska. La sua amata si chiamava Margherita Nikolaevna».

Lucia la sposa di Lammermoor

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quando Walter Scott incontra Gaetano Donizetti

La Lucia di Lammermoor di Donizetti è molto nota. Ma forse non tutti sanno che il libretto (diciamo così, la storia) è tratto da un romanzo di Walter Scott (l’autore di Ivanhoe, per capirsi), l’iniziatore del cosidetto “romanzo storico”. E quale occasione più ghiotta per il nostro Festival che incrociare i due linguaggi con i quali la storia della povera Lucia (e sarà un caso che si chiama come la protagonista de I Promessi Sposi?) è stata raccontata! In questo spettacolo troverete l’amore di due giovani che si scontra con le logiche del potere e gli intrighi di palazzo (l’avete già sentita questa storia?), troverete la dolcezza e il dramma e… le meravigliose musiche del nostro Gaetano!
Delizia per i cuori!

Al di qua del fiume

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di Alessandra Selmi

La fabbrica, il lavoro, l’amore, il dolore. E poi: la fabbrica, il progresso, l’elettricità, il commercio. E ancora: la fabbrica, la ricchezza, il potere, la Storia. La fabbrica, la fabbrica, la fabbrica… questa entità che sembra avere vita propria e governare tutto e tutti.
Nella suggestiva cornice di Meccanotecnica, racconteremo la vicenda di tre generazioni della famiglia Crespi tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo e della “Benito Crespi” la fabbrica attorno alla quale sorgerà il villaggio Crespi, dal 1995 dichiarato Patrimonio dell’Umanità da Unesco.
Le parole di Alessandra Selmi si mescoleranno, proprio come dentro a un crogiolo, alle tessiture sonore, a volte delicate e a volte ruvide, delle Officine Schwartz per creare un prodotto affascinante e avvolgente.

Il maestro e Margherita (Iª PARTE)

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di Michail Afanas’evič Bulgàkov

«Il comportamento del gatto meravigliò così tanto Ivan da farlo rimanere immobile davanti all’ingresso di una drogheria. […] La bigliettaia, appena vide il gatto che si arrampicava sul tram, si mise a gridare, con un malanimo che quasi la fece vacillare: “I gatti non possono salire! Non si sale con i gatti! Via! Sciò! Scappa, o chiamo la polizia!” Ma né la bigliettaia né i passeggeri furono colpiti dalla vera essenza del fenomeno, che non consisteva tanto nel tentativo di un gatto di salire su un tram, già in effetti di per sé episodio poco edificante, quanto nel suo gesto di voler pagare il biglietto!»

I segreti di Milano

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quando Giovanni Testori incontra Enzo Jannacci

Testori racconta l’anima popolare delle periferie di Milano a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘60.
Affresco di un mondo che vive di fatica e povertà ma anche di riscatto. Spaccato a volte violento e scabroso, dove protagonisti sono i giovani con i loro sogni, drammi, passioni. Poi ci sono le canzoni di Jannacci, che è stato sempre dalla parte degli ultimi e li ha cantati con il cuore in gola. Canzoni dove il riso si mescola alla malinconia dei ricordi e alla speranza che non si arrende.
Nel 100° anniversario della nascita di Testori e a 10 anni dalla morte di Jannacci un viaggio di parole e musica per omaggiare due grandi cantori di Milano e della sua gente.

Vertigo

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tratto da Esercizi Canini di Gianni Magnino

Questo è uno spettacolo in cui voce e musica si intrecciano. Quando un narratore e un musicista non riescono a decidere con quale stile affrontare una storia il risultato è un vertiginoso e folle esercizio di stile. Un giro sulle montagne russe dove la musica racconta e le parole suonano, dove la stessa storia incontra 13 diversi narratori e 13 stili musicali: blues, hip hop, jazz, rock, lirico, tango…

Dai 6 ai 99 anni

La malnata

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di Beatrice Salvioni

Sulla riva del Lambro, due ragazzine nascondono il cadavere di un uomo che sulla camicia porta appuntata una spilla con il fascio e il tricolore. La Malnata è la storia di un’amicizia tra due ragazzine molto diverse per educazione ed estrazione sociale, che imparano insieme a lottare contro le discriminazioni e la violenza della Monza fascista degli anni Trenta.
La ricerca di una propria identità in un mondo sessista e maschilista, in cui nascere donna era considerato al pari di una colpa, una mancanza, una zoppia. Come unica opzione, il silenzio di fronte ai soprusi. Era la Monza del 1936. E oggi?
Ecco perché leggere La Malnata è una possibilità così affascinante e potente.

Zorro

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quando Margaret Mazzantini incontra Lucio Dalla

«Vita io ti credo – e così ho vissuto quasi rotolandomi – per non dover ammettere d’aver perduto. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano».
Zorro è un barbone. Zorro è un cane tutto nero. Zorro è l’eremita che ci vive accanto proprio lì sul marciapiede nel deserto delle nostre città. Ci guarda passare e ci dice: «Siamo noi, siamo in tanti. Ci nascondiamo di notte. Siamo i gatti neri, siamo pessimisti, siamo i cattivi pensieri».
Un racconto inteso, drammatico e ironico, poetico e ruvido che, insieme alle canzoni di Lucio Dalla, diventa un inno alla vita e all’uomo.

Dory fantasmagorica

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di Abby Hanlon

Dory ha sei anni. Ha un fratello e una sorella più grandi che non vogliono mai giocare con lei. Dory ha un’amica che in realtà è un mostro e si chiama Mary. Dory ha un’ottima immaginazione.
Così quando Luca e Viola, il fratello e la sorella più grandi, decidono di prenderla in giro dicendole che c’è una strega che sta per venire a prenderla, Dory affronta la questione con le giuste domande: come fa a entrare in casa? Suona al campanello? Lo sa il nostro indirizzo? È pericolosa? Dovrò battermi con lei? Ha un lungo mantello nero? È fatto di pelliccia? È pelliccia vera o finta? Ha i denti marci? Se li lava? Ha un naso raccapricciante? Ha un gatto? Vive in una caverna? Ha le ossa molto lunghe? È vegetariana? Le piacciono i gelati? Ha dei superpoteri?
Dory sarà pure una bambina piccola, ma è anche una bambina fantastica. Anzi, fantasmagorica.

Dai 6 ai 99 anni

Le storie che restano

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Ferruccio Filipazzi e le sue storie

Ferruccio è stato sicuramente uno degli ispiratori di Fiato ai Libri: il suo modo di intendere le letture ad alta voce, il suo stile di lettura, la sua presenza scenica, la capacità di capire quali fossero i testi giusti da portare al pubblico… ecco, tutto questo ha contribuito eccezionalmente alla costruzione del nostro Festival.
In questa serata numerosi attori e musicisti si esibiranno con racconti tratti dai tanti spettacoli che Ferruccio ha messo in scena a Fiato ai Libri. Sarà quindi una serata ricchissima di storie, quelle che il nostro caro amico e maestro ci ha donato.

La coscienza di Zeno

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di Italo Svevo

L’incapacità di vivere, questo è il tema principale dell’autobiografia di un ricco commerciante di Trieste di nome Zeno Cosini.
Una biografia che l’autore non voleva vedere pubblicata, che doveva essere solo uno strumento di analisi suggerito dal suo psicoanalista. Ma la terapia viene interrotta bruscamente e al medico non resta che vendicarsi dando alle stampe il manoscritto. Per mettere in mostra come sia la coscienza di un inetto di professione, incapace di riuscire ad accendere l’ultima sigaretta.

Nadia Comaneci

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Storia di un corpo
di Virginia Zini e Livia Bonetti

Questa è la storia di un corpo.
Un corpo di bambina esile, elastico, rapido e potente.
Un corpo perfetto capace di inscrivere il fuoco nell’aria, una Giovanna d’Arco al magnesio. Un corpo concentrato, determinato, sudato, lanciato.
Un corpo “a corpo libero” ma quanto libero davvero? Ogni parte di questo corpo racconta un pezzo di storia. Una storia che è tutta una lotta contro il tempo. Un corpo che vola nel cielo e affonda nella neve, un corpo in fuga da se stesso che fugge per ritrovarsi. Un corpo che cambia anche quando non è libero di cambiare. Questo corpo ha un nome e un cognome: Nadia Elena Comăneci.

Nello spazio non c’è spazio

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In novanta minuti la stazione spaziale orbitante fa un giro completo del pianeta terra (sedici al giorno!) e più o meno nello stesso tempo Umberto Guidoni, astronauta vero, ci racconta come si vive lassù, a sbirciare la terra quaggiù. Lo ha raccontato anche nei suoi libri, scritti a quattro mani con Andrea Valente. E sarà proprio Andrea a fargli domande facili e difficili, magari guardando la luna lassù.
E se anche tu hai una domanda per loro, difficile o facile, non ti resta che partecipare: a bordo, si parte!

Dagli 8 ai 99 anni

Colazione da Tiffany

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di Truman Capote

Capita che un film valorizzi un libro, ma capita anche il contrario: che lo snaturi. Truman Capote non gradì mai la versione che la Paramount fece del suo romanzo. Lui voleva Marilyn Monroe come protagonista, «un’attrice latte e burro con una bocca grande, e un’infanzia complicata». La Paramount invece impose la Hepburn e un finale felice. E così uno dei personaggi femminili più scomodi e scorretti del XX secolo diventò più accettabile, più aderente ai canoni dell’epoca. Colazione da Tiffany è un libro che parla di scrittura, di uno scrittore che scrive un libro, e ha come protagonista un’attrice mancata, un’eterna bambina, sessualmente fluida, testarda, autoindulgente e selvatica. Il tentativo di questa lettura è quello di rivelare un testo irriverente e presentarlo nella sua scomodità, perché come direbbe Holly: «Lettere del genere non si possono leggere senza rossetto».

Il tormento e l’estasi

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Il romanzo di Michelangelo
di Irving Stone

Immaginate: siete in una cava di marmo, sul palco ci sono un pianoforte, la voce di Maximilian Nisi e il meraviglioso romanzo di Irving Stone.
«Non vedo l’ora di immergermi in tanta bellezza. La vita di Michelangelo è stata lunghissima, piena di arte ma anche di sentimenti e di dolore. Michelangelo ha attraversato il Rinascimento come nessun altro artista. È entrato in contatto, da pari a pari, con i più grandi signori dell’epoca, come i Medici, e con più di un papa, mantenendo sempre salda la sua personalità, i suoi desideri e la fiducia in se stesso. Affermava che le figure esistessero già nel marmo da cava e che fosse necessario solo togliere il marmo superfluo per tirarle fuori. Credo sia un perfetto paradigma per la vita. A volte le cose belle sono imprigionate nel marmo della quotidianità. Bisogna solo tirarle fuori e trasformarle in esperienze degne di essere vissute». (Maximilian Nisi)

La ciclopica costruzione

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Il disastro del Gleno e le sue storie

Il 1 dicembre del 1923 cede la parte centrale della diga del Gleno riversando oltre cinque milioni di tonnellate di acqua, fango e detriti nella valle sottostante, causando la morte di quasi quattrocento persone e la distruzione ambientale, sociale ed economica di una intera comunità.
Nella suggestiva cornice della Buca del Corno rievocheremo quella tragedia con uno spettacolo dove le voci dei testimoni si intrecceranno alle atmosfere sonore di un trio di musicisti straordinari quali Stefano Bertoli, Fabio Brignoli e Alberto Zanini.

Fiabe per ridere e trattenere il fiato

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Voci e suoni dalle Fiabe Italiane di Italo Calvino

La voce di Alessia Canducci insieme ai suoni e alle musiche di Tiziano Paganelli danno vita ad una selezione dalle fiabe italiane di Italo Calvino per trascorrere insieme momenti divertenti ed emozionanti tra oche furbe, bambini minuscoli e… avventure imprevedibili!

Dai 5 ai 99 anni

Amuleto

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di Roberto Bolaño

«Questa sarà una storia del terrore. Sarà una storia polizie- sca, un noir, un racconto dell’orrore. Ma non sembrerà. Non sembrerà perché sono io quella che la racconta. Sono io a parlare e quindi non sembrerà. Ma in fondo è la storia di un crimine atroce». Così inizia questo intenso romanzo di Roberto Bolaño. Era il 18 Settembre 1968 quando i reparti militari antisommossa entrarono nell’Università Nazionale Autonoma del Messico e portarono via tutti, trecento giova- ni studenti inermi e disarmati. Auxilio, la giovane poetessa protagonista di questa storia, si trovava nei bagni della facoltà di Lettere e Filosofia. In questo tempo che appare indefinito, la giovane donna ricorda e sogna la sua vita pas- sata e futura in una specie di epifania che mescola la realtà con la fantasia.

Qualcosa di infantile ma di molto naturale

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di Katherine Mansfield

Un’atmosfera luminosa e impalpabile circonda i personaggi di questi racconti: pagina dopo pagina, vivono, sognano, desiderano e sperimentano l’intensità del sentire della vita che muta e cambia rapidamente come il cielo di un pomeriggio inglese. Queste vite, apparentemente comuni, sono obbligate a fare i conti con tutto ciò che provano ma che non hanno il coraggio di dire ad alta voce. Solo il lettore è testimone di questo tormento. Quello, in fondo, di non essere mai abbastanza soddisfatti di sé stessi.

Piergiorgio Odifreddi il lettore impertinente

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Come si diventa “Piergiorgio Odifreddi”? Quali libri leggeva Odifreddi da bambino-ragazzo-giovane adulto?
Quali sono stati i testi e gli autori che maggiormente hanno segnato il suo percorso di formazione?
Una serata, questa, per dialogare con il noto matematico, per seguire il suo percorso intellettuale, per scoprire (o ri-scoprire) libri e autori che saranno sicuramente lo spunto per parlare dei temi per i quali tutti noi conosciamo lo studioso piemontese.
E tutto questo, se il tempo ci assisterà, in una cornice suggestiva: Cascina Castello, il luogo dove fu realizzato il film L’albero degli zoccoli.
Insomma una serata da non perdere.

La Banda dei brocchi

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Giorgio Personelli e i Moostroo

Fiato ai libri è un Festival di incontri.
Volendo ricordare i vent’anni dalla morte di Joe Strummer, l’indimenticato cantante dei Clash, abbiamo subito pensato di farlo incrociare con ‘La banda di brocchi’ di Jonathan Coe, perché in questo bellissimo libro si parla di punk, di anni ’70, di classe operaia …
È questa una storia che sa essere romantica e cruda, divertente e drammatica.
Ma in questo gioco di incontri abbiamo voluto che Fiato ai libri intersecasse i Moostroo, una delle realtà più innovative e interessanti del panorama musicale bergamasco, perché i Moostroo hanno un’indole punk e i The Clash nel cuore.

Il tempo ritrovato

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Alla Ricerca del tempo perduto – settimo volume
di Marcel Proust

Qui finisce l’avventura del romanzo più lungo del mondo: oltre nove milioni e mezzo di caratteri e tremilasettecento pagine. Tempo, una infinità di tempo per ritrovare il senso del Tempo.
Ma dove finisce il tempo? Come fissarlo e dargli valore? Come salvare l’uomo dalla condanna dell’effimero e irreversibile scorrere del tempo?
“Il Tempo era un pungolo, mi ammoniva ch’era tempo di cominciare, ch’era possibile illuminarla la vita che noi viviamo nelle tenebre, e ricondurla alla sua verità, per attuarla finalmente in un libro”. Ecco forse la risposta: l’arte, la letteratura… la bellezza.

Il romanzo sulla vita di Marilyn Monroe

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di Joyce Carol Oates

Non possiamo parlare di Marilyn senza pensare al mito. Marylin trascende la storia, anzi, le storie che compongono la sua vita, perché Marilyn è andata molto oltre la propria condizione umana.
E solo una scrittrice straordinaria come l’americana Joyce Carol Oates, poteva riuscire a tenere assieme una Marylin Monroe che sia autenticamente Marilyn (nel senso di leggenda), con Norma Jane (questo, per chi non lo sapesse, era il suo vero nome), ossia una ragazza che non ha mai potuto essere autenticamente una persona comune.
E naturalmente la voce per questo meraviglioso e struggente libro, un testo tanto carico di pietas da toglierci il fiato, non poteva che essere affidato alla straordinaria Lucilla Giagnoni.

M. Il figlio del secolo

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di Antonio Scurati

L’ascesa al potere del Fascismo in Italia. È una storia che non si conosce mai abbastanza, in particolare quella degli anni immediatamente successivi alla Grande Guerra, appesi al filo della rivoluzione socialista, delle violenze squadriste, delle imprese epiche.
E della marcia su Roma di cui ricorre il centenario in ottobre. Antonio Scurati ha ridefinito il romanzo storico attraverso una narrazione in terza persona che vede protagonisti il fondatore del fascismo, Benito Mussolini ma anche Gabriele D’Annunzio, Pietro Nenni e Giacomo Matteotti.
Ma protagonista è un intero paese, nella sua ora più buia.

La Fuggitiva

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Alla Ricerca del tempo perduto – sesto volume
di Marcel Proust

‘Ciò che ho scritto di meglio’ Proust definisce così questo suo libro, il meglio della Recherche. Non possiamo dargli torto. In queste pagine ironiche, erotiche, evocative, folli, l’autore indaga, grazie ad un virtuosismo disarmante, le profondità del dolore e della gioia nell’uomo come solo un gigante è capace di fare.

Sulla Strada

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di Jack Kerouac

Nell’anno del centenario dalla nascita, un accorato omaggio al prosatore per antonomasia della Renaissance letteraria degli anni ’50. Due dromomaniaci oscillano sul corpo nudo dell’America fedeli al monito whitmaniano “io canto me stesso” e in barba alla censura maccartista compongono il manifesto della beat generation e della controcultura americana. Colonna sonora dello spettacolo brani inediti dalle cadenze rock-blues composte dalla voce recitante (M.M.) durante un coast-to-coast tra New York e San Francisco.

La prigioniera

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Alla Ricerca del tempo perduto – quinto volume
di Marcel Proust

Il tempo, designato dal momento che ancora ha da venire, anelato, desiderato in modo travolgente, erotico. Il Tempo, sconvolto e rivoluzionario, è il protagonista di questo romanzo. Il Tempo di Proust in cui ‘nulla accade davvero’ ma tutto succede.

‘Fin dal mattino, la testa girata ancora verso il muro, e prima d’aver visto, sopra le grandi tende della finestra, di che sfumatura fosse la striscia di luce, sapevo già che tempo faceva…’

Barbascura X: Navigare tra i miei libri

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Barbascura è certamente uno dei divulgatori scientifici più noti del web.

I suoi video sono visti da milioni di persone perché con stile divertente, ironico, per nulla ingessato spiega argomenti complicatissimi che parlano di chimica, biologia, evoluzione, bio-archeologia…

Come ogni anno Fiato ai libri cerca di capire quali siano i libri che hanno accompagnato, segnato, indirizzato alcune persone che riteniamo autorevoli in diversi campi e, fedeli alla vocazione ‘Pop’ del nostro Festival, quest’anno abbiamo scelto “lo youtuber della divulgazione scientifica” per farlo.


Le prenotazioni per lo spettacolo sono SOLD OUT

Cion Cion Blu

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di Pinin carpi

Fisarmonica: Matteo Curatella
Cion Cion Blu: contadino cinese e coltivatore di arance.
Cion cion blu: uomo libero, semplice, generoso, tenace, fedele e sorridente.
Cion cion blu: forte, tranquillo, deciso, coraggioso e pacifico.
Cion cion blu e il suo cane Blu, il gatto A Ran Cion e il pesce Bluino.
Cion cion Blu vive un’avventura in cui non manca nulla: imperatori, briganti, streghe, fate, fantasmi, lupi ed altri bizzarri personaggi.
Una storia lieve, pulita, rotonda, che scende giù veloce e lascia un retrogusto piacevolmente dolce di succo d’arancia.
La bellezza della semplicità.
Cion Cion Blu è la parte migliore di ognuno di noi, quella non corrotta e libera di sognare.

Dai 6 ai 99 anni

I beati anni… con Battiato

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Spettacolo tratta da “I beati anni del castigo” di Fleur Jaeggy con canzoni di Franco Battiato

Forse non tutti sanno che Fleur Jaeggy è stata una delle paroliere di Franco Battiato.
Con questo spettacolo vogliamo omaggiare il grande musicista siciliano intrecciando le sue canzoni con le parole del libro più noto della scrittrice svizzera, “I beati anni del castigo”, per l’appunto, un libro dove gli opposti si attraggono: l’idillio, la quiete, la perfezione all’esterno e la cattività, il caos, l’abisso all’interno.
La vita nel collegio, la disciplina ferrea, un senso di privazione che arriva da lontano, claustrofobico, punitivo, poetico e finalmente folle.

Sodoma e Gomorra

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Alla Ricerca del tempo perduto – quarto volume
di Marcel Proust

Sodoma e Gomorra sono due città che, secondo il racconto biblico, vennero distrutte per volontà divina, a causa dei comportamenti omosessuali dei loro abitanti.
Proust era convinto che l’umanità stesse andando verso il degrado totale, proprio come era stato per gli abitanti delle città di Sodoma e Gomorra.
Oltre a questo presagio, nell’opera cresce la gelosia per l’amata Albertine: Marcel prima sembra volerla lasciare e poi volerla sposare.
I nostri protagonisti in questo capitolo dell’opera si trovano, non più a Parigi, ma a Balbec, località di vacanze, e proprio in questo luogo continuano le vicende amorose: da una parte, Marcel e Albertine, dall’altra il barone di Charlus e i suoi amanti maschi.
Così la storia d’amore tra Marcel e Albertine sboccerà e proseguirà fino a quando il narratore non farà una scoperta per lui sconvolgente: Albertine ha avuto dei rapporti omosessuali con la signorina Vinteui!
Il mondo va a rotoli!

Grammatica divertente, matematica da ridere

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A lezione dal Professor Baglioni

Driiin !
Suona la campanella ed in classe entra … il Professor Baglioni.
Inizia la lezione: matematica, grammatica, storia, studi sociali …
Ma non temete, sarà una delle lezioni più divertenti della vostra vita, tra racconti, canzoni e tutta la simpatia di Prof. Baglioni!!

Dagli 8 ai 99 anni

Santa Barbara dei Fulmini

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di Jorge Amado

È storia scanzonata: la statua di santa Barbara dei fulmini viaggia verso Bahia per una esposizione d’arte sacra. Ma appena giunge la statua si fa donna e scompare. Sotto le sembianze di Yansà, signora dell’uragano e della guerra, semina panico mentre cerca di bilanciare situazioni indubbie come la rigorosa morale di Adalgisa, arida e acida cattolica di origini spagnole col suo scudiscio, e le radici africane della cultura brasiliana coi i suoi riti blasfemi. La sparizione della statua getterà scompiglio fra polizia, stampa e curatori d’arte al tempo della dittatura militare. Ridere, ridere!

I Guermantes

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Alla Ricerca del tempo perduto – terzo volume
di Marcel Proust

“I Guermantes”, una famiglia aristocratica del “bel mondo” con i suoi riti: le soirée, i pranzi, i palchi all’Opera. Ben presto però la realtà si palesa in tutta la sua brutalità. I Guermantes non sono diversi dalle altre persone né tantomeno migliori. Le debolezze e le vanità vengono messe spietatamente in evidenza per esaltarne la sterile frivolezza.
Nel frattempo altri eventi fanno approdare il Narratore a profonde rivelazioni esistenziali: la morte dell’amata e amorevole nonna e l’incontro con il barone di Charlus, una delle più grandi creazioni proustiane, che introduce in maniera vibrante il tema erotico.

Furore

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di John Steinbeck

La scrittura di Steinbeck in Furore è così realistica che sembra di vedere il giallo dei campi, di sentire il calore del sole rovente sulla pelle, la polvere rossa della terra che ti va nel naso, l’odore del poco, pochissimo cibo che – quando c’è – sfrigola in padella o bolle nei pentoloni.
Ci narra di gente disperata, che deve lasciare la propria casa per cercarsi un altro posto in cui vivere, tra gente estranea che non ti sopporta e non vuole darti un lavoro, ma sfruttarti.
Un popolo di famiglie in fuga che, come i Joad, perdono pezzi lungo la strada e imparano quanto la giustizia sociale nasca dalla solidarietà umana e non abbia quasi niente in comune con la legge costituita. Famiglie, scrive Steinbeck, che nella condivisione del bisogno imparano a trasformarsi da “io” a “noi”.

Pippi Calzelunghe

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di Astrid Lindgren
Compagnia Aedopop (Bergamo)

Pippi Calzelunghe è una bambina straordinaria. Anzi no, Pippi Calzelunghe è La Bambina Straordinaria. Per antonomasia. La bambina alla quale tutti (sia maschi che femmine, indistintamente) vorrebbero assomigliare: forte, indipendente, avventurosa, sfrontata…
Un libro (e quindi uno spettacolo) appassionante, spassosissimo, ma pure introspettivo e commovente.

Dai 6 ai 99 anni

L’avvelenatrice

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di Éric-Emmanuel Schmitt – Tratto dalla raccolta di racconti “Concerto in memoria di un angelo”

È una favola.
Ma è una favola nera, torbida, sensuale.
Marie Maurestier, è una donna settantenne accusata di aver avvelenato ben tre mariti, tutti uomini benestanti molti anni prima. Però il tribunale si deve arrendere, le prove non sono sufficienti per condannarla. E ora Marie vive una vita agiata, sicura di sé. Ad un certo punto, però si innamora, ossessivamente di padre Gabriel il nuovo prete del paese. E lo vuole! A tutti i costi! Nonostante i suoi settant’anni ed il suo fisico rinsecchito e senza grazia! . E per averlo escogita un piano, costruisce una trappola giocando da vera maestra le armi dell’affabulazione (perchè ricordiamolo, questa è una favola), stringendo d’assedio l’incauto prete con la lentezza, la pazienza e la concentrazione di un velenosissimo ragno.
“È una favola e come tale l’ho trattata, sfruttando le sue innumerevoli possibilità di paura, di suspense, di comicità, di ironia, di musicalità. Il mio intento, il mio gusto è stato quello di fare come Marie: costruirvi intorno una tela magica, una trappola per farvi cadere nelle mie braccia di ragno. Ma tranquilli. Il mio è solo un gioco. Però per giocare si deve far sul serio”

All’ombra delle Fanciulle in Fiore

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Alla Ricerca del tempo perduto – secondo volume
di Marcel Proust

Il racconto dell’adolescenza del protagonista si fonde con il fascino del ricordo del nostro stupore di fronte alle prime volte, ai primi desideri, alla sensualità dei primi amori e alla bellezza delle sue immagini… ma anche al tormento dei dubbi e delle dolci frustrazioni di quel momento irripetibile in cui la vita sboccia per la prima volta. Ci immergiamo così in quelle pagine d’estate, quando eravamo innamorati di tutto e al contempo, forse, di niente. Un attimo così limpido e fragile che inseguiamo tutta la vita e della cui felicità riusciamo a custodire, un domani, solo l’ombra.

Peter e Wendy

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di James Matthew Barrie

Peter Pan è pericoloso perché è difficile staccarsi da lui, andarsene dall’Isola che non c’è risulta tutt’altro che facile. Peter Pan è seducente, ci attrae per il suo carattere avventuroso, per la sua ambiguità: è un bambino, ma sa combattere e sconfiggere Capitan Uncino, è aggraziato, ma feroce, allegro e cupo, amichevole e dispotico. Ma soprattutto Peter Pan non diventerà mai grande e già questo è, allo stesso tempo, intrigante e spaventoso.

Dai 6 ai 99 anni

Notturno Indiano

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Di Antonio Tabucchi

In India un uomo cerca un altro uomo.

Dove? All’ospedale di Bombay, schiacciando scarafaggi in una calura indecente, attraversando hangar brulicanti malati e intoccabili… al Taj Mahal, l’albergo più fastoso di tutta l’Asia.
E poi in treno, verso una città santa, in compagnia di un jainista che va incontro alla morte, o in un villaggio sul mare tra fricchettoni scoppiati, o in una stupida radura aspettando un’improbabile coincidenza di pullman, accarezzando la testa deforme di un mostro-bambino che indovina il futuro.
La musica è un flusso ininterrotto che ci prende per mano e ci accompagna in un viaggio punteggiato da poche parole e tanto sentire di naso, di pancia, di anima.

Dalla parte di Swann

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Alla Ricerca del tempo perduto – primo volume
di Marcel Proust

Dalla parte di Swann è il primo di sette volumi che compongono La Recherche, è il romanzo che introduce a questo straordinario viaggio nella Ricerca del tempo perduto che Proust ci ha donato.
È in queste pagine che si racconta della famosa madeleine che il protagonista inzuppa nel the e da quel sapore viene miracolosamente trasportato nei lontani ricordi della sua infanzia.
Fare una riduzione dell’opera di Proust è una sfida perché la sua scrittura è come il flusso di un fiume che scorre, vuole che il lettore segua la corrente dei flutti uno dentro l’altro come le immagini della memoria, ma è anche un’opportunità, di assaporare uno dei capolavori della letteratura mondiale che non è così scontato tutti abbiano letto.
Con umiltà mi sono avvicinata al Maestro e ho scelto per voi alcuni brani del romanzo col desiderio di immergerci tutti insieme in questo mondo straordinario dove Proust mette a nudo l’essere umano e in queste immagini ci si ritrova come in uno specchio.

Io Emanuela

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Spettacolo tratto dal libro di Annalisa Strada “Io Emanuela – Agente della scorta di Paolo Borsellino”
Regia di Sara Poli

Lo spettacolo racconta in prima persona la storia di Emanuela Loi, agente della scorta di Paolo Borsellino che a soli 24 anni perse la vita nella strage di via D’Amelio.

L’attrice Laura Mantovi, diretta dalla regista Sara Poli, accompagna gli spettatori alla scoperta di chi fosse Emanuela, del perché scelse di diventare poliziotta lasciando la sua amata Sardegna, di cosa significasse lavorare in Sicilia in uno dei periodi storici più sanguinosi e complessi della nostra storia recente

Mitico spettacolo!

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TRATTO DAL LIBRO “MITICO!” DI ANNALISA STRADA E PIERANGELO FRUGNOLI

Che mitico spettacolo, lo spettacolo di “Mitico!”, il primo libro con racconti e canzoni sui mitici personaggi della mitologia! Ci sono mitiche canzoni e mitici racconti riscritti dalla mitica Annalisa Strada! I bambini saranno avvolti da questa mitica atmosfera e ne usciranno miticamente entusiasti delle mitiche gag comiche e della mitica simpatia dei mitici Aedopop. E grazie a tutto questo riscoprire la mitologia sarà solo divertimento! MITICO!!!

Età: dai 5 ai 99 anni

Il grande Gatsby

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Chitarra: Michele Agazzi
Basso ed elettronica: Marco Azzerboni

di Francis Scott Fitzgerald

Chi è Jay Gatsby? Da dove viene questa stella che improvvisamente splende nei cieli di New York? Questo ‘eroe’ che vive nel lusso, organizza feste principesche ed è sulla bocca di tutti? No, Gatsby non è una stella, è solo una cometa della durata di una sola estate, è un uomo che sta usurpando uno status che non gli compete e nonostante le camicie, i ricchi ricevimenti e la sontuosa magione non riuscirà mai ad accedere alla posizione che desidera perché “I ricchi sono diversi da me e te” dice “ è difficile comprenderli a meno di essere nati ricchi”. E “nella lotta quotidiana per la sopravvivenza sono loro, i ricchi, ad arrogarsi il ruolo di arbitri della moralità pubblica, hanno sempre ragione e soprattutto se la cavano invariabilmente meglio degli altri” (Cit. Sara Antonelli)

Arancia meccanica

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di Anthony Burgess

Arancia meccanica è il romanzo crudo, terrificante di Anthony Burgess reso famoso dall’omonimo film del 1971 diretto da Stanley Kubrick. Opera simbolo della ribellione verso il sistema. Un romanzo dispotico, fantapolitico, straordinario che racconta un mondo fortemente negativo, in cui i mali della società sono portati alle estreme conseguenze. Sopprimere la libera volontà dell’individuo per assicurare l’ordine e la stabilità può essere una soluzione ammissibile?

L’arminuta

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di Donatella Di Pietrantonio

Amaro, struggente, incisivo. Questo piccolo romanzo ha in sé una grande forza narrativa. Ogni sua parola è cesellata per narrare di abbandoni, di incontri e di silenziosa ricerca della verità. “L’Arminuta” parla di madri fragili, umanamente imperfette e quindi perdonabili. Parla di una sorellanza basata su un legame di sangue da cui vengono la forza, la speranza e appiglio per l’”Arminuta”, la “Ritornata”.  Queste trame femminili sono portate in scena da un quartetto di donne, voce narrante e coro, intreccio di racconto sonoro e affabulazione. Nei canti l’eco di un territorio, nella parola la via delle emozioni.

Le fantasticherie del signor Gianni Rodari

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Uno strampalato cantastorie e un bizzarro musicista, vi accompagneranno nel fantastico mondo di Gianni Rodari. Con la freschezza e l’ironia di un maestro stravagante, il “signor Gianni” sarà la guida in un viaggio fatto di racconti e suoni, con personaggi fantastici, situazioni esilaranti, filastrocche geniali e divertenti che inneggiano ai valori della pace, dell’amicizia e della solidarietà umana, temi tanto cari al signor Gianni Rodari.

Racconti e storie capaci di mettere a nudo con ironia e leggerezza tutte le storture del mondo.

Età: dai 5 ai 99 anni

Paddy Clarke ah ah ah!

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di Roddy Doyle

Barrytown 1968. Paddy Clarke, ci mostra il mondo attraverso i suoi occhi di bambino di 10 anni, col suo linguaggio fresco, inventivo e straordinariamente illuminante. È un mondo pieno di calore, di affetti, di generosità, ma anche di stupidità, di aggressioni, di rivalse e schiaffi in faccia. E Paddy, il meraviglioso protagonista di questa storia, lo osserva con rabbia, con indignazione, ma spesso con incantevole humor, l’espressione forse più bella della sua umanità, della sua capacità d’amare.

Il cornetto acustico

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Voci narranti: Elena Scalet e Paola Tintinelli (Milano)
Chitarra classica, chitarra elettrica, glockenspiel, percussioni, strumentazioni varie: Griselda Gatti

di Leonora Carrington

Un’oscillazione dell’asse terrestre, una nuova Era Glaciale e un esercito di api, lupi, sei vecchie, un postino, un cinese, un’arca a propulsione atomica e una lupa mannara. Una storia grandiosa, surreale, potente e onirica, ma soprattutto -tutto quello che non potete aspettarvi da una povera vecchia rinchiusa in un ospizio dai suoi parenti crudeli-. Tutto quello che può fare un’incantevole signora, un po’ in là con l’età, e il suo luccicante, meraviglioso, preziosissimo cornetto acustico!

La piazza del diamante

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di Mercè Rodoreda

Con la fine della guerra civile e la vittoria del franchismo in Spagna Mercè Rodoreda lascia famiglia e figlio a Barcellona e parte per un lungo esilio: Bordeaux, Limoges, Ginevra. Da questo esilio scriverà uno dei romanzi più belli mai scritti sulla guerra civile spagnola. Trent’anni della vita di una donna semplice, Natalia che soffre miserie, fame, lutti, un matrimonio fallito e la guerra, la guerra…la guerra come sfondo di tutto.

La sensazione leggendo questo libro è che la Rodoreda si sieda al tuo fianco e te lo racconti a voce bassa, concatenando una serie di eventi piccoli, insignificanti, quotidiani, apparentemente irrilevanti, attraverso i quali apre delle finestre su un mondo che malgrado loro si trasforma.

Una figura di donna che contempla il mondo che la circonda.

Uffa!

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PILLOLE DI NOIA CONTRO LA FOLLIA DEL TEMPO

Tre simpatiche Dis-Fate, apprendiste un po’ maldestre, sono alle prese con una difficilissima missione da compiere. Sulla Terra le agende si riempiono, troppi impegni, tutti sono sempre di corsa, sempre di fretta, manca l’aria, manca il respiro, strane macchie compaiono sul corpo dei bambini, occhiaie e facce verdi. Quale straordinaria magia riuscirà mai ad arrestare la frenesia del tempo e riportare nel mondo un po’ di tranquillità? Tra litigi, scherzetti, racconti, canzoni, i tre buffi spiritelli scopriranno che l’unico sortilegio capace di risvegliare tutti i sensi e riportare finalmente la serenità nella vita di tutti è LA NOIA!

Età: dai 5 ai 99 anni

La possibilità di un’isola

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di Michel Houellebecq

Crollati tutti gli ideali, i miti e le credenze, quello che rimane è il nostro corpo. Il corpo che si trascina dietro-anzi, dentro- l’incubo della sua fine. Con queste premesse, la comparsa di una setta che promette la vita eterna diventa la religione mondiale. E il suo strumento principale non è la Fede, ma la Scienza. “La clonazione ci sarà”, dice Houellebecq, ”Certe cose sono irreversibili. Tutto quello che la scienza può permettere sarà realizzato, anche se ciò modifica profondamente quello che noi consideriamo come umano”. Luca Olivieri, Fabrizio Pagella e Edoardo Ribatto grazie alle parole di uno dei massimi scrittori contemporanei, ci teletrasportano nel nostro futuro: un futuro senza morte, senza sofferenza, senza felicità. Un futuro assertivo dove le cose sono solo cose, e in mezzo c’è il vuoto. Una visione del domani che sarebbe insostenibile se non fosse sostenuta da una prosa di devastante bellezza.

Il racconto dell’Ancella

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di Margaret Atwood

In un futuro prossimo spaventosamente vicino, la piaga dell’infertilità si abbatte sul genere umano.

Nel giro di una notte i diritti civili fanno un salto all’indietro di tre secoli: le donne vengono sequestrate. Le poche ancora fertili vengono affidate a coppie di oligarchi per venire fecondate. Questi abusi legalizzati vengono chiamati “Cerimonie” e le loro vittime “Ancelle”.Margaret Atwood (più volte candidata al Nobel, vincitrice del Booker Prize) costruisce una narrazione affilata e perturbante ricordandoci quanto la libertà sia fragile e perennemente in pericolo. Il collettivo composto da Luca Olivieri, Fabrizio Pagella e Edoardo Ribatto condensa l’incubo distopico della scrittrice canadese accompagnandoci in atmosfere rarefatte e perturbanti dove atmosfere messianiche si associano a improvvisi momenti di umanità, ancora più toccanti perché clandestini, rubati, ultimi.

Sozaboy di Ken Saro-Wiwa

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Sozaboy è il capolavoro di un poeta, intellettuale e uomo di spettacolo morto impiccato in un processo farsa nel 1995. Sozaboy è il canto della perdita dell’innocenza di bambini scheletrici col ventre gonfio che diventano bambini-soldato per tre pasti al giorno e un fucile. Sozaboy è un reportage atroce e profondo sulla guerra del Biafra del ‘67, è capire l’Occidente da uno sperduto villaggio del delta del Niger, è la testimonianza della narrazione come arma pacifica contro la barbarie dell’aziendalismo e delle multinazionali del profitto. Sozaboy è un grido che ci inchioda alla scelta di decidere da che parte stare.

“Pinocchio! Canzoni con il naso lungo”

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Questo spettacolo è uno speciale concerto spettacolo dedicato al burattino più amato di sempre.

Carlo e Giorgio, come due cantastorie dei nostri giorni, narreranno e canteranno le avventure di Pinocchio di Collodi coinvolgendo piccoli e grandi in uno spettacolo tra narrazione, allegre canzoni e rime contagiose! Cri, cri, cri!… Riuscirai a resistere alla canzone del grillo?

Età: dai 5 ai 99 anni

La vita davanti a sè

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di Romain Gary

Uno dei più bei romanzi del ‘900.

La storia di un’amicizia che va oltre ogni confine, un’iniezione di coraggio, speranza e  tenerezza.

Momò ci racconta con la purezza del suo sguardo di bambino il rapporto sincero e stretto che lo legherà per sempre a Madame Rosà, ex prostituta che vive al sesto piano di un palazzo nella Belleville miserabile e multietica degli anni ’70. 

Una storia che ci parla del significato della parola Cura. Della cura come atto di responsabilità.

Momò ci mostra come nelle situazioni più tragiche e amare della vita si possa trovare la forza di sorridere.

“Avevano tutti e due bisogno di amore come non si era mai visto alla loro età, e dovevano unire le loro forze”.

Spillover

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L’EVOLUZIONE DELLE PANDEMIE
di David Quammen

“I responsabili della prossima pandemia, sono già tra noi”, scriveva nel 2012 David Quammen, giornalista e divulgatore scientifico. Sono virus che colpiscono gli animali ma che da un momento all’altro potrebbero fare il “salto di specie” (uno ‘spillover’, appunto) e colpire gli esseri umani. Al di là del fatto che una pandemia come quella in atto era da tempo aspettata dagli studiosi e al di là delle speculazioni sul come sia arrivata a noi, la domanda che ci poniamo alla fine di questa lettura è: quando saremo pronti noi a fare il salto della specie, nel senso di evolvere la nostra coscienza ambientale e tutelare gli habitat conservatori della biodiversità anziché distruggerli costringendo fauna e relativi virus a migrare altrove? Con questo appassionante racconto ci addentreremo con l’autore nelle foreste tropicali inseguendo i cacciatori virus negli Habitat originari e ricreeremo in sala con il pubblico il concetto di virus, vaccino e “spillover”.

Finché il caffè è caldo

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di Toshikazu Kawaguchi

Quante volte nella nostra memoria si affaccia un episodio nel quale non siamo stati capaci di dire la cosa giusta: confessare un amore, un desiderio, una semplice parola di riconoscenza. Quante volte vorremmo tornare a quel momento e vincere quella ritrosia, quella timidezza, quel piccolo orgoglio che ci ha impedito di farlo. C’è un caffè a Tokyo dove è possibile tornare nel passato e porre rimedio. Non è semplice farlo, le regole sono molte, ma i pochi che hanno sperimentato quel particolare viaggio nel tempo capiscono che al ritorno si vedranno il cuore trasformato. Un libro delicato come un battito di farfalla, ma vitale come una primaverile esplosione di fiori di pesco.

Minipin

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di Roald Dahl

Piccolo Bill non ascolta la mamma e si avventura nel bosco stregato… che cosa gli accadrà? Un viaggio pericoloso, una lettura mozzafiato tratta da Minipin di Roald Dahl, per bambini di tutte le età, raccontato insieme dalla voce della narratrice e dai suoni del musicista, in un continuo gioco di ritmi, suggestioni, atmosfere che coinvolge ed emoziona.

Età: dai 5 ai 99 anni

Maurizio Maggiani I libri, la vita

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Voce narrante: Maurizio Maggiani

In occasione del suo settantesimo compleanno abbiamo pensato di riservare una due giorni allo scrittore spezzino. Per questa serata gli abbiamo chiesto di parlarci dei libri che hanno caratterizzato la sua vita.

Alla richiesta di un piccolo abstract sulla serata ci ha risposto: “Sono un narratore orale. La mia sarà una improvvisazione sul tema: non ci sono i libri di una vita ma c’è una vita e dentro la vita ci sono dei libri assieme a molte altre cose interessanti. “

Sarà una serata straordinaria!!!

Mary Poppins

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di P.L. Travers

Mary Poppins arriva e riparte quando cambia il vento, conduce i bambini in viaggi spazio-temporali e conosce storie incredibili, come quella della Mucca Rossa. È piuttosto bizzarra e ha un caratteraccio, ma ha un tocco magico che fa innamorare i bambini.

La voce di Alessia Canducci e i suoni di Tiziano Paganelli danno voce e corpo ad alcuni dei passaggi meno conosciuti del romanzo di P.L. Travers, trascinando il pubblico di grandi e piccoli tra le pagine di un grande classico della letteratura inglese.

Età: dai 6 ai 99 anni

La meccanica celeste

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Ospite d’onore: Maurizio Maggiani

di Maurizio Maggiani

“E’ bello e confortante che la vita e le vicende degli uomini siano così grandi e sorprendenti da aver bisogno solo di essere ricordate. Perché gli spiriti degli uomini restino, sempre, e nulla e nessuno sia accaduto invano”. Ed è questa la ragione del romanzare di Maurizio Maggiani che dice:

“Ho vissuto qui e tornerò a viverci, se Dio vorrà; finché vivranno continuerò a incontrare molti degli uomini e delle donne che in questa storia sono personaggi. Non so se saranno contenti di vedermi. Non so neppure se saranno contenti di vedermi passare le selve, il fiume e le gole.

A pochi di loro ho chiesto il permesso di farne la mia storia, di fare della loro verità la mia. Di tutti quanti loro sono debitore per sempre.

Di un intero popolo, di un intero paese.

Ci sono tutti: quelli che sono venuti in viaggio con me, quelli che ho incontrato per strada e quelli che mi hanno aspettato ai crocicchi”

 

Ondata di crimini a Blandings

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ONDATA DI CRIMINI A BLANDINGS
di P.G. Woodehouse

Nell’austera residenza di Lord Clarence, nono conte di Emsworth, si è perpetrato un orrendo misfatto: una scarica di un fucile ad aria compressa si è abbattuta sulle natiche di Rupert Baxter.

Lo scompiglio si aggira tra gli ospiti abituali del castello.

Chi può aver ceduto in maniera tanto perversa al fascino sottile e irresistibile del Male?

Il racconto è una travolgente caccia al colpevole del feroce crimine, una progressione pirotecnica che si snoda attraverso le antiche sale del castello di Blandings.

Wodehouse spinge nella mischia i personaggi creando un vortice indiavolato ed esilarante.

Che storia!

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CHE STORIA!
LE FIABE COME NON VE LE HANNO MAI RACCONTATE

Principesse che vengono svegliate dal bacio di dolci principi, sorellastre cattive che diventano improvvisamente buone, nonnine che saltan fuori belle arzille dalla pancia di lupi cattivi… Siamo davvero sicuri che le cose siano andate proprio così? Un’ attrice scanzonata e due spassosi musicisti (incredibilmente somiglianti ai fratelli Grimm!) ci porteranno nel mondo delle fiabe classiche per svelare a grandi e piccini i loro dettagli più incredibili e i retroscena più sorprendenti così come nessuno ha mai voluto (o saputo) fare. Genitori preparatevi, questa volta sarete voi ad essere interrogati!
Età: dai 5 ai 99 anni

Il Quarantotto

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RACCONTO TRATTO DALLA RACCOLTA “GLI ZII DI SICILIA”
di Leonardo Sciascia

Il lascivo barone Garziano, borbonico di ferro, ha una relazione con l’inserviente Rosalia, alla quale fa addirittura arrestare il povero marito come sovversivo. Garziano, però, viene scoperto dalla moglie Concettina che minaccia di dire tutto al Vescovo. Decide di sistemare tutto allontanando Rosalia con la quale, però, continua la tresca amorosa. All’arrivo dei Mille il barone, inizialmente recita la parte del reazionario, per poi invitare proprio Garibaldi nella sua abitazione per ingraziarsi i suoi favori. ‘Il quarantotto’ è un racconto ambientato in epoca risorgimentale che parla di “Un Gattopardo”, ma maggiormente sanguigno ed esilarante. Un personaggio, vedrete, più vicino a Camilleri che a Tomasi di Lampedusa.

Karamazov

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La scatola nera
di Fëdor Dostoevskij

È possibile ricostruire la storia di una delle più monumentali imprese letterarie della storia occidentale in una sola ora di spettacolo? È il genio di Dostoevskij stesso, nelle pieghe di uno dei capitoli meno noti del romanzo, ad offrirci la possibilità di vincere la pretenziosa scommessa.
Nell’anniversario dei duecento anni dalla nascita dello scrittore di Pietroburgo, lo spettacolo vuole essere un devoto omaggio all’inventore del romanzo contemporaneo, alle sue doti insuperate di indagatore della profondità della psiche e degli elementi più insondabili dell’animo umano.

La peste

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In onda 21 novembre ore 21 su Bergamo Tv canale 17
Voce narrante: Massimo Popolizio (Roma)
Chitarra: Claudio Fabbrini

Nella città algerina di Orano scoppia una epidemia (di peste). Tutti (i medici, i politici, le persone normali) sono assolutamente impreparati a questo evento ed il romanzo descrive i ritardi nel prendere le decisioni, le critiche, i tentativi di intervento spesso fallimentari, la chiusura della città, la ricerca di un vaccino, lo spaesamento…
La peste è un romanzo sbalorditivo per capacità di prevedere con settant’anni di anticipo una storia che rappresenta la nostra vita odierna, ma soprattutto per la profondità di scavo nell’animo umano. Un autentico inno all’Uomo e alla Responsabilità !

Scottature

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In onda 14 novembre ore 21 su Bergamo Tv canale 17
Voce narrante: Maria Paiato (Rovigo)

Suore rivoluzionarie e di strepitosa simpatia, una giovane educanda curiosa del mondo che non vuole farsi ingabbiare dalle regole del convento. La scoperta del mondo fuori, a volte amara e dolorosa, ma piena di VITA, la ricerca di una libertà vera. Sono questi gli ingredienti di “Scottature”, racconto esilarante, un po’ autobiografico e un po’ di invenzione, di Dolores Prato, una grandissima autrice del ‘900 purtroppo dimenticata. Una serata di sicuro divertimento!

Cambiare l’acqua ai fiori

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In onda 7 novembre ore 21 su Bergamo Tv canale 17
Voce narrante: Lucilla Giagnoni (Novara)
Chitarra: Pierangelo Frugnoli

L’esistenza di Valerie contiene tutto: affetti, passione, dolcezza, grandi dolori, lavoro, una figlia, amicizi, case, abissi di disperazione, il mare, la terra da coltivare … tutto
Giunta a un certo punto della propria storia, però, Valerie si trova di fronte alla scelta tra ridare slancio alla propria vita, quindi, in un certo senso, rinascere, oppure ritirarsi nei ricordi, quindi appassire e morire. Saranno l’Amore e le forze della Natura a sostenerla in questa scelta.

Ciak ai Libri – 13.11.2019

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Un ponte di storie tra libri e settima arte

Film ispirato dal libro “La meravigliosa avventura di Cabeza De Vaca” di Haniel Long

Quattro film ispirati da quattro libri messi in scena dal Festival I titoli dei film in programma saranno svelati solo a partire dal 9 ottobre.
Fino all’8 ottobre potrete partecipare al gioco “Indovina chi viene in sala” inviando all’indirizzo mail ciakailibri@gmail.com il titolo di una o di tutte le pellicole che pensate proietteremo quest’anno. Se indovinerete almeno un titolo vincerete una bottiglia di birra “Hikmet”, la birra che sostiene Fiato ai Libri.

Scriveteci, e bevete alla nostra salute!

Ciak ai Libri – 6.11.2019

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Un ponte di storie tra libri e settima arte

Film ispirato dal libro “Mattatoio n.5” di Kurt Vonnegut

Quattro film ispirati da quattro libri messi in scena dal Festival I titoli dei film in programma saranno svelati solo a partire dal 9 ottobre.
Fino all’8 ottobre potrete partecipare al gioco “Indovina chi viene in sala” inviando all’indirizzo mail ciakailibri@gmail.com il titolo di una o di tutte le pellicole che pensate proietteremo quest’anno. Se indovinerete almeno un titolo vincerete una bottiglia di birra “Hikmet”, la birra che sostiene Fiato ai Libri.

Scriveteci, e bevete alla nostra salute!

Ciak ai Libri – 30.10.2019

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Un ponte di storie tra libri e settima arte

Film ispirato dal libro “Stoner” di John Edward Williams

Quattro film ispirati da quattro libri messi in scena dal Festival I titoli dei film in programma saranno svelati solo a partire dal 9 ottobre.
Fino all’8 ottobre potrete partecipare al gioco “Indovina chi viene in sala” inviando all’indirizzo mail ciakailibri@gmail.com il titolo di una o di tutte le pellicole che pensate proietteremo quest’anno. Se indovinerete almeno un titolo vincerete una bottiglia di birra “Hikmet”, la birra che sostiene Fiato ai Libri.

Scriveteci, e bevete alla nostra salute!

Ciak ai Libri – 23.10.2019

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Un ponte di storie tra libri e settima arte

Film ispirato dallo spettacolo “Franny e Zooey” di J.D. Salinger

Quattro film ispirati da quattro libri messi in scena dal Festival I titoli dei film in programma saranno svelati solo a partire dal 9 ottobre.
Fino all’8 ottobre potrete partecipare al gioco “Indovina chi viene in sala” inviando all’indirizzo mail ciakailibri@gmail.com il titolo di una o di tutte le pellicole che pensate proietteremo quest’anno. Se indovinerete almeno un titolo vincerete una bottiglia di birra “Hikmet”, la birra che sostiene Fiato ai Libri.

Scriveteci, e bevete alla nostra salute!

Giulio, cittadino del mondo

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Paola e Claudio Regeni ci parleranno di Giulio, dei suoi libri, quei preziosi testi che lo hanno formato, delle sue passioni. E poi: il lavoro in Egitto, i suoi desideri per il futuro e per un mondo diverso.

“Fiato Ai Libri” e “Molte Fedi” per la prima volta insieme per parlare, con i linguaggi che caratterizzano questi due importanti Festival, di un caso tragico e incredibile, in quanto Giulio è stato ucciso solo perché stava facendo il proprio lavoro di studioso.
La serata sarà arricchita dalla presenza di Alessandra Ballerini, l’avvocato che continua a lavorare instancabilmente per ottenere verità e giustizia.

I Promessi Sposi

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UNA PARTIURA PER QUATTRO VOCI
di Alessandro Manzoni

Compagnia: Les Saponettes (Bergamo) e
Ferruccio Filipazzi (Milano)
Voci narranti e cantanti: Elena Borsato, Ferruccio Filipazzi,
Miriam Gotti e Ilaria Pezzera

Abbiamo raccontato una storia, lasciandoci affascinare dalla parola del Manzoni, che suggerisce ritmo, tempo e interpretazione, come fosse una partitura musicale. Una partitura per quattro voci: la narrazione mantiene le fila ricreando grandi affreschi; le tre voci femminili non ne abbandonano mai il disegno, delineandone i tratti e marcandone i contorni. Voci che diventano urla, protesta, canto, sussulto, esplosione, lamento, preghiera e pianto.

IMPORTANTE
– Gli spettacoli saranno due: il primo alle ore 15.00; il secondo alle ore 17.00. Per accedere agli spettacoli è necessario iscriversi entro il 5 ottobre, mandando una mail a: eventi@spazioterzomondo.com
– A chi si iscrive chiediamo garanzia della presenza e tempestiva comunicazione del recesso
– Chi si iscrive deve fornire i seguenti dati: Nome; Cognome; Data e luogo di nascita; Indirizzo email; Numero cellulare
– Specificare se ci si iscrive allo spettacolo delle 15.00 o a quello delle 17.00
– All’interno non si può portare nessun dispositivo elettronico e nemmeno borse. In pratica si entra solo con Carta d’Identità valida e chiavi dell’auto.
– Orari di ingresso per lo spettacolo delle 15.00: dalle 13.30 alle 14.30. Per lo spettacolo delle 17.00: dalle 15.30 alle 16.30

 

La commedia umana

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di William Saroyan

Compagnia: Aedopop (Bergamo)
Voce narrante: Giorgio Personelli (Bergamo)
Con i partecipanti al Laboratorio Musicale dell’ITIS “Majorana” di
Seriate, diretti da Pierangelo Frugnoli

Per parlare di questa serata c’è solo un lungo elenco di aggettivi: tenera, dolce, delicata, commovente, divertente… Perché il libro da cui è tratto lo spettacolo è tutto questo.
Un vero capolavoro del Novecento, con due protagonisti. Ulysses, quattro anni, un bambino che comunica con le talpe e suo fratello Homer, che di anni ne ha quattordici e si sente grande perché ha un lavoro: consegnare i telegrammi. Ma siamo nel periodo bellico e alcuni di questi portano notizie tragiche.
Il mondo e la Storia visti con gli occhi di chi riesce ancora a stupirsi del passaggio di un treno e saluta tutti i passeggeri che ci viaggiano sopra.

Mattatoio N.5

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Compagnia: Filodirame (Palazzolo S/O)
Voce narrante: Marco Pedrazzetti (Brescia)

Voce narrante: Michele Marinini (Bergamo)
Voce cantante: Carmen Cangiano
Chitarra: Michele Agazzi
Basso ed elettronica: Marco Azzerboni

Vonnegut, rastrellato dai tedeschi nelle Ardenne, imprigionato a Dresda, scampò miracolosamente al più devastante bombardamento del Novecento. Tentò inutilmente per oltre vent’anni di riportare la sua esperienza bellica in un libro sino alla nascita del personaggio di Billy Pilgrim, antieroe strambo e bislacco, deliziosamente in equilibrio tra la farsa e il dramma, affetto da un disturbo post-traumatico che dà luogo a una serie di situazioni narrative esilaranti. Nel 50° anniversario del Festival di Woodstock, lo spettacolo “Mattatoio N. 5” (libro pubblicato anch’esso nel 1969, che strana coincidenza!) celebra una delle più ficcanti pagine antimilitariste mai scritte.

Henri e il paese di Noiavia

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BENVENUTI NEL MAGICO MONDO DI PININ CARPI

Compagnia: Filodirame (Palazzolo S/O)
Voce narrante: Marco Pedrazzetti (Brescia)
Chitarra, percussioni e ambienti sonori: Mario Pontoglio
Coreografie e danza acrobatica: Martina Pilenga

C’era una volta un paese grigio dove la noia imperversava. Tutti erano assorbiti da quel grigiume che rendeva ogni cosa simile all’altra, indistinta e noiosa. Ma gli abitanti di quel paese, invece di reagire e trovare un modo per sfuggire a quello stato triste e assonnato, finivano per vivere in un mondo dimenticato.

Finché arrivò Henri che con la sua curiosità portò il colore in quella città. E solo un grande artista come Pinin Carpi può creare mondi incantati e quadri tinti dove si racconta di come un bimbo e la sua voglia di colore possa cambiare un paese, la sua vita ed il nostro umore.

— dai 4 ai 99 anni!

Il volo dell’airone

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“UN UOMO SOLO AL COMANDO, LA SUA MAGLIA È BIANCO-CELESTE, IL SUO NOME È FAUSTO COPPI”

Voce narrante: Ferruccio Filipazzi (Milano)
Chitarra: Claudio Fabbrini

Lo zio calzolaio possedeva una bicicletta: era una “Aquila”, aveva il manubrio basso, quasi simile a quello dei corridori. Fausto imparò a reggersi in bicicletta infilando nel quadro la gamba destra e pedalando come uno sciancato: si aggrappava al manubrio e oscillava in affanno da un pedale all’altro. Bastava gli starnazzasse davanti una gallina per farlo ruzzolare malamente.

Aveva le ginocchia zeppe di sbucciature, ma non andava a piangere a casa, perché sua madre gli avrebbe dato il resto. Cavalcando la “Aquila” provava indicibili ebbrezze. Curvo sul manubrio, i gomiti in fuori, volava giù per i dossi. Finiva talvolta in una siepe e stravaccava oltre il ciglio.

Suo fratello maggiore era Girardengo e Fausto era Binda. In salita, secondo copione storico, perdeva Girardengo.

Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve

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di Jonas Jonasson

Voce narrante: Chiara Stoppa
Chitarra: Pierangelo Frugnoli

Questo è uno dei libri più spassosi letti negli ultimi anni!! E dire che mettere come protagonista un anziano di cento anni non sembrerebbe esattamente l’idea migliore per un romanzo divertente, avventuroso, noir addirittura, e molto molto altro. Sì, perché oltre ad un certo certo numero di cadaveri che l’arzillo vecchietto si lascia per strada nella sua fuga dalla casa di riposo (con una valigia contenente 50 milioni di corone svedesi), nel romanzo troviamo alcuni dei protagonisti della storia del ‘900 come Francisco Franco, Mao Tse-tung, Truman, Einstein, Stalin, Gorbačëv e altri, che il buon Allen (il vecchietto) racconta di avere incontrato nella sua lunga vita.
La voce di questa incredibile storia è affidata alla spumeggiante verve di Walter Leonardi (sì, quello del “Terzo Segreto di satira”, proprio lui).

Blade runner

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MA GLI ANDROIDI SOGNANO PECORE ELETTRICHE?
di Philip K. Dick

Voci narranti: Fabrizio Pagella (Torino) e
Edoardo Ribatto (Genova)
Tastiere, suoni e campionamenti: Luca Olivieri

Immaginiamo che quasi tutti abbiano visto il film “Blade runner”, ma forse non tutti sanno che è tratto da un libro con un titolo stranissimo come: “Ma gli androidi sognano pecore elettriche?”.

È però probabile che pochissimi ricorderanno che la vicenda è ambientata proprio nell’anno 2019.

Ci sembrava quasi d’obbligo proporre questo romanzo nel nostro bellissimo Festival.

Così come ci sembrava ovvio affidare il testo al trio Pagella-Ribatto-Olivieri, autentici maestri in ambientazioni scure, al limite della psichedelia.

Insomma una di quelle serate che “Voi umani…”.

1984

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di George Orwell

Voci narranti: Fabrizio Pagella (Torino) e
Edoardo Ribatto (Genova)
Tastiere, suoni e campionamenti: Luca Olivieri

Questo capolavoro di George Orwell è uno di quei romanzi che andrebbe continuamente riletto, perché dentro ogni pagina troviamo un motivo per fermarci, alzare lo sguardo e vedere il mondo che viviamo con occhi nuovi. Ed è sorprendente vedere come nel 1949, anno nel quale il romanzo venne pubblicato, Orwell riuscisse a pensare al Grande Fratello, ai Due Minuti di Odio da rivolgere ai nemici, al Partito dell’Amore, alla Neolingua…
E la lettura serrata di Pagella & C. (ricordiamoli vincitori del premio “Miriam Fumagalli”, miglior lettura Fiato ai libri 2018) saprà rendere magistralmente le atmosfere del libro.

La donna abitata

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di Gioconda Belli

Voce narrante: Lucilla Giagnoni (Novara)
Suoni: Paolo Pizzimenti
Composizione video: Bianca Pizzimenti

«La necessità della lotta contro l’oppressore, il ricordo di una cultura primigenia senza negarne gli aspetti atroci, la rievocazione di dimensioni magiche, il rapporto ancestrale con la (madre) Terra, il coraggio delle donne e la loro consapevolezza di essere discriminate, la necessità di essere protagoniste attive della vita sociale e politica, una sensualità libera e potente, la forza degli ideali e dei sentimenti capaci di andare oltre la morte…»
(Clelia Delponte)

Questi i tanti, meravigliosi temi de “La donna Abitata” di Gioconda Belli.

P.p.p. Piccolo Principe Pop

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Voce narrante: Elisa Dani (Cuneo)
DJ set: Michele Dimiccoli
Immagini: Francesca Reinero

Attraverso la rivisitazione “libera” dell’opera e il connubio voce/immagine su di un tappeto sonoro continuo, le parole di Saint-Exupéry risuonano ritmicamente e ci parlano di amicizia, cura di sé e degli altri, responsabilità, costruzione di legami affettivi importanti e soprattutto del bisogno di essere amati.
Grazie a immagini nero/blu/azzurre, musica pop e una ricerca vocale combinata, il pubblico verrà condotto nel mondo surreale di questo libro spesso amato sia dai grandi che dai piccini .
Ma non è finita. Nella seconda parte lo spettacolo si apre ed il pubblico stesso diventa “il piccolo principe” a cui si rivolge la figura della volpe. Come? Chi verrà a Trescore lo scoprirà!

— dagli 8 ai 99 anni!

L’animale morente

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di Philip Roth

David Kepesh, professore universitario sessantaduenne, è affascinato dalla bella Consuela Castillo, studentessa ventiquattrenne cubana di uno dei suoi corsi. Tra i due nasce un’intensa relazione erotica. Kepesh s’innamora in modo ossessivo dei seni della sua amante e, malgrado la sua profonda devozione, preferisce confinare il loro rapporto al piano fisico, invece di imbarcarsi in un impegno più serio. Alla fine, distrutto dalla propria indecisione, dalla paura di invecchiare, dalla lussuria e dalla gelosia morbosa, decide di separarsi da lei, anche se continuerà a tener vive nella mente le proprie fantasie sessuali.

Dopo alcuni anni, però, Consuela tornerà per chiedergli di scattarle delle fotografie di nudo, perché?

Un doveroso omaggio di “Fiato ai libri” a questo grandissimo scrittore scomparso lo scorso anno.

Venere privata

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di Giorgio Scerbanenco

Milano anni ’60, una città nebbiosa, cupa. Una ragazza uccisa in un prato di periferia, vittima di un’orribile realtà dove crimine e mercimonio vanno a braccetto. Una realtà immutabile anche dopo che il teatrino del bene avrà chiuso il sipario. Indaga un medico-poliziotto, antieroe diviso tra il dubbio, la compassione e il cinismo. Situazioni rarefatte, ruvide, sospese, immobili, tanto care al padre del noir in Italia.
La colonna sonora, come in un film di Sergio Leone, è quella di un’armonica, suonata da uno dei più apprezzati jazzisti europei.

Franny e Zooey

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di J.D. Salinger

«Non capisco proprio a cosa serva sapere tante cose ed essere tanto intelligenti e così via, se non riuscite a essere felici.»
Una studentessa di college in preda a una crisi mistica, un fratello che la vorrebbe aiutare, l’ingombrante presenza fantasma dei due fratelli maggiori, la madre “cicciona irlandese” con la sigaretta perennemente fra le mani…
La scrittura, stilisticamente perfetta, di Salinger (del quale, lo ricordiamo, quest’anno si celebrano i 100 anni dalla nascita), conosciuto ai più per “Il giovane Holden”, analizza nel profondo la psiche giovanile, cercando di individuare le ragioni di una ribellione profonda.

Lucrezia Borgia

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Note di una vita

Voce narrante: Giorgio Personelli (Bergamo)
Voce lirica: Ilaria Magrini
Sassofoni e percussioni: Emilio Macièl
Pianoforte e tastiere: Maurizio Stefanìa
Con la partecipazione della Banda Vivace

Può la raffinatezza di Gaetano Donizetti incontrare il rigore storico di Maria Bellonci?
È possibile vestire una biografia con alcune delle arie più emozionanti mai scritte? Come intrecciare le vicende di una vita controversa, ricca di scandali, intrighi di palazzo, veleni e avvelenamenti, presunti rapporti incestuosi… con musiche che sono quanto più di sublime si possa udire?
L’arte non ha limiti, riesce sempre a creare legami che stimolano suggestioni sempre nuove.

La magica medicina

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di Roald Dahl

Compagnia: Aedopop (Bergamo)
Voce narrante: Giorgio Personelli (Bergamo)
Rumorista: Loredana Bugatti

Tu, sì tu, che stai leggendo questo libretto, pensa se avessi una nonna che ti insulta sempre e vorrebbe addirittura che tu mangiassi il cavolo tre volte al giorno assieme ai lombrichi, ai bruchi e agli scarafaggi. Cosa faresti se un giorno i tuoi genitori ti dessero il compito di dare alla nonna la sua preziosa medicina? Le daresti quella giusta, o… penseresti a qualcosa d’altro? Vuoi sapere cosa deciderà George, il protagonista di questo spassosissimo libro?
Ci vediamo a Luzzana, allora!!

— dai 5 ai 99 anni!

L’anno della lepre

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di Arto Paasilinna

Voci narranti: Jacopo Maria Bicocchi (Reggio Emilia) e
Paolo Li Volsi (Palermo)

Un giornalista quarantenne, di ritorno da un’oramai consueta routine lavorativa, investe per disgrazia un cucciolo di lepre che gli taglia di colpo la strada.
Abbandonata la macchina, si inoltra nel fitto del bosco per curare l’animale impaurito.
Quando lo stringe tra le mani, una forza misteriosa lo spinge a non tornare più alla sua auto, ad abbandonare la sua vecchia vita e intraprendere una straordinaria avventura on the road, che lo porterà ad esplorare la Lapponia in lungo e in largo, sempre al fianco del suo fido leprotto. La sua paradossale fuga dal passato diventa un bellissimo viaggio verso la libertà.
Questa lettura, tra l’altro, vuole essere il giusto tributo a questo grande scrittore scomparso lo scorso anno.

La chiave a stella

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di Primo Levi

Voce narrante: Elena Scalet (Milano)
Chitarra: Gipo Gurrado

«Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra: ma questa è una verità che non molti conoscono.»
Quest’anno ricorrono i 100 anni della nascita di Primo Levi e “Fiato ai libri” omaggia il grande scrittore torinese con un romanzo straordinario (tra l’altro, ricordiamolo, vincitore del Premio Bergamo nel 1979) dove, capitolo dopo capitolo, si celebra l’Uomo e la sua capacità di fare le cose con le proprie mani, di costruirsi l’esistenza. E questa materia sarà plasmata delle sapienti sensibilità di Elena Scalet e Gipo Gurrado che tanto abbiamo apprezzato in questi anni.

Patria

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di Fernando Aramburu

Voce narrante: Maria Pilar Pérez Aspa (Milano)

Il 90 per cento degli omicidi firmati Eta avvenne in democrazia. Colpirono poliziotti, imprenditori, politici, magistrati, giornalisti… ma anche supermercati, caserme, aeroporti, spiagge, piazze. Senza contare rapimenti ed estorsioni: la famosa “tassa rivoluzionaria”. Fino al 2011, quando, decimata dagli arresti e in perdita di consenso anche nel campo nazionalista, l’organizzazione proclamò la resa. Dietro di sé lasciava una società lesionata nel profondo, di questa società parla Aramburu in questo immenso romanzo. Romanzo che è la storia di una comunità.

Filtri e pozioni… all’opera

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Stregati da Gaetano Donizetti

Voci narranti: Chiara Stoppa (Milano) e
Francesco Micheli (Milano/Bergamo)

Magari voi, sì proprio voi genitori, che leggete queste righe, pensate che l’opera lirica non riguardi i bambini? Oppure, pensate addirittura che sia noiosa, incomprensibile, astrusa? Beh, provate a venire a questo appuntamento e cambierete di certo idea. L’eccezionale presenza di Francesco Micheli, direttore artistico e infaticabile animatore della “Fondazione Teatro Donizetti”, e la vulcanica attrice Chiara Stoppa vi condurranno all’interno delle opere di Gaetano Donizetti, attraverso un percorso di filtri, pozioni magiche e incantesimi. Ma attenzione: portatevi un antidoto, se non volete essere conquistati da tanta bellezza!!!

— dai 5 ai 99 anni!

La camera azzurra

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di Georges Simenon

Voce narrante: Michele Marinini (Bergamo)
Fisarmonica: Clara Cortinovis
Voce cantante e chitarra: Fabio Valoti

2 agosto, in una camera azzurra nella campagna francese degli anni ’60 Tony e Andrée si riposano dopo essersi abbandonati alla loro passione extra-coniugale.
L’idillio si trasformerà ben presto in tragedia: sarà l’ascoltatore, pagina dopo pagina, districandosi tra sospetti, interrogatori e colpi di scena, come nella migliore tradizione noir, a ricostruire i dettagli della torbida vicenda.
Ad accompagnare questo gioiello della produzione di Georges Simenon l’intensità delle melodie e dei testi dello chansonnier Jacques Brel.

La vita segreta degli alberi

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SE GLI ALBERI POTESSERO PARLARE…
COSA CI RACCONTEREBBERO?

Voci narranti: Romina Alfieri (Bergamo) e
Anna Maria Gibellini (Bergamo)
Chitarra: Giovanni Birolini

Un’attrice scanzonata, uno spassoso musicista e un’attenta scienziata sono pronti a dar voce agli esseri viventi più affascinanti e misteriosi di sempre: gli alberi! Forse non tutti lo sanno, ma anche loro parlano, pensano, provano emozioni, stringono amicizie, offrono bellezza agli occhi, dolcezza alle orecchie e sono importantissimi per la nostra salute! Una serata magica in cui potrete immergervi nella natura e camminare in una bellissima riserva naturale, accompagnati dalla luce delle torce e protetti da queste affascinanti, meravigliose creature.

— dai 5 ai 99 anni!

La meravigliosa avventura di Cabeza De Vaca

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di Haniel Long

Voce narrante: Gigi Dall’Aglio (Parma)
Pianoforte: Emanuele Nidi

Nel 1528 un pugno di spagnoli approda in Messico. Uno di questi è Álvar Núñez Cabeza de Vaca. Nel corso di otto anni egli guiderà attraverso l’intero continente due compagni e un moro, in una marcia estenuante che si rivelerà, alla fine, un viaggio salvifico. Poveri scheletri sopravvissuti a stento, privi di ogni cosa, costretti a spogliarsi di tutti i princìpi che vestono l’anima di un europeo – e in primo luogo della certezza che l’uomo accresce la sua forza con daga e pugnale –, si lasceranno alle spalle tutto ciò che avevano imparato in Europa. Piegati da una natura inclemente, umiliati dagli indios che li usano come bestie da soma, giungeranno infine alla più totale nudità interiore.
Un racconto necessario, simile a «un essere in carne e ossa che cammina accanto a un fantasma».

Il giovane Gaetano

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Compagnia: Les Saponettes (Bergamo)
Ferruccio Filipazzi (Milano)
Voci narranti e cantanti: Elena Borsato, Ferruccio Filipazzi,
Miriam Gotti e Ilaria Pezzera
Testo di: Ferruccio Filipazzi
Arrangiamento canti: Miriam Gotti
Collaborazione drammaturgica: Michele Balistreri

Quattro voci a raccontare, cantare, immaginare, suggerire, sussurrare, urlare i primi anni di vita di Gaetano Donizetti.
Dalla nascita poverissima, al collegio, luogo di studio ma anche privilegio e riscatto sociale.
Aspettando che si apra il sipario della prima rappresentazione…

— Dai 6 ai 99 anni!

Stoner

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di John Edward Williams

Voce narrante: Rosario Lisma (Milano/Mazara del Vallo)
Chitarra: Gipo Gurrado

William Stoner ha una vita che sembra essere assai piatta e desolata. Non si allontana mai per più di centocinquanta chilometri dal piccolo paese rurale in cui è nato, mantiene lo stesso lavoro per tutta la vita, per quasi quarant’anni è infelicemente sposato alla stessa donna e per i suoi genitori è un estraneo.
Nonsembra materia troppo promettente per un romanzo e tuttavia, in modo miracoloso, John Edward Williams fa della vita di William Stoner una storia appassionante, profonda e straziante.
Un vero capolavoro di umanità.

Iaia Forte legge Annie Ernaux

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di Annie Ernaux

Voce narrante: Iaia Forte (Napoli)
Chitarra: Pierangelo Frugnoli

Se c’è una scrittrice che ha insegnato una strada nuova per raccontare di sé e del mondo, questa è sicuramente Annie Ernaux. Leggere le sue storie e farle proprie coincide esattamente con riportare alla luce le grandi vicende storiche. La sua scrittura è spiazzante, perché al contempo sontuosa e semplice, piena di immagini e scarna. Leggere i libri della Ernaux obbliga a fare i conti con il tempo che passa, con gli ideali vissuti e quelli traditi, con il corpo che cambia, con la memoria che sfugge.
Insomma fare i conti con sé stessi.
E solo la grande umanità e bravura di Iaia Forte poteva dare voce e corpo a tutto ciò.

Ciak ai Libri – 14.11.2018

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Un ponte di storie tra libri e settima arte

Film ispirato dal libro “American Dust” di Richard Brautigan

I titoli dei film in programma saranno svelati solo a partire dal 9 ottobre. Fino all’8 ottobre potrete partecipare al gioco “Indovina chi viene in sala” scrivendo all’indirizzo mail ciakailibri@gmail.com, il titolo di una o di tutte le pellicole che pensate proietteremo quest’anno. Se indovinerete almeno un titolo vincerete una bottiglia di birra “Saffo”, la birra che sostiene Fiato ai Libri.

Scriveteci, e bevete alla nostra salute!

Ciak ai Libri – 7.11.2018

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Un ponte di storie tra libri e settima arte

Film ispirato dal libro “La vegetariana” di Han Kang

I titoli dei film in programma saranno svelati solo a partire dal 9 ottobre. Fino all’8 ottobre potrete partecipare al gioco “Indovina chi viene in sala” scrivendo all’indirizzo mail ciakailibri@gmail.com, il titolo di una o di tutte le pellicole che pensate proietteremo quest’anno. Se indovinerete almeno un titolo vincerete una bottiglia di birra “Saffo”, la birra che sostiene Fiato ai Libri.

Scriveteci, e bevete alla nostra salute!

Ciak ai Libri – 31.10.2018

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Un ponte di storie tra libri e settima arte

Film ispirato dal libro “Aspetta primavera, Bandini” di John Fante

I titoli dei film in programma saranno svelati solo a partire dal 9 ottobre. Fino all’8 ottobre potrete partecipare al gioco “Indovina chi viene in sala” scrivendo all’indirizzo mail ciakailibri@gmail.com, il titolo di una o di tutte le pellicole che pensate proietteremo quest’anno. Se indovinerete almeno un titolo vincerete una bottiglia di birra “Saffo”, la birra che sostiene Fiato ai Libri.

Scriveteci, e bevete alla nostra salute!

Ciak ai Libri – 24.10.2018

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Un ponte di storie tra libri e settima arte

Film ispirato dallo spettacolo “I 55 giorni” sul rapimento e l’omicidio di Aldo Moro

I titoli dei film in programma saranno svelati solo a partire dal 9 ottobre. Fino all’8 ottobre potrete partecipare al gioco “Indovina chi viene in sala” scrivendo all’indirizzo mail ciakailibri@gmail.com, il titolo di una o di tutte le pellicole che pensate proietteremo quest’anno. Se indovinerete almeno un titolo vincerete una bottiglia di birra “Saffo”, la birra che sostiene Fiato ai Libri.

Scriveteci, e bevete alla nostra salute!

Mitico spettacolo

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tratto dal libro “Mitico!”
di Annalisa Strada e Pierangelo Frugnoli

Compagnia: Aedopop (Bergamo)
Voce: Giorgio Personelli (Bergamo)
Chitarra: Pierangelo Frugnoli

Che mitico spettacolo, lo spettacolo di “Mitico!”, il primo libro con racconti e canzoni sui mitici personaggi della mitologia! Ci sono mitiche canzoni e mitici racconti riscritti dalla mitica Annalisa Strada!

I bambini saranno avvolti da questa mitica atmosfera e ne usciranno miticamente entusiasti delle mitiche gag comiche e della mitica simpatia dei mitici Aedopop. E grazie a tutto questo riscoprire la mitologia sarà solo divertimento.
MITICO!!!

— Dai 5 ai 99 anni!

Canto della pianura

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di Kent Haruf

Voce: Laura Curino (Torino)
Chitarra: Pierangelo Frugnoli

Che libro questo!! Semplicemente meraviglioso! Kent Harouf è sicuramente uno dei più grandi scrittori americani contemporanei: una voce stupenda, quieta, luminosa. Le sue ambientazioni si riducono ad un solo paese, Holt, e lì, in una immaginario Colorado, si muovono personaggi che rimarranno indimenticabili, che vi sapranno intenerire e commuovere fino alle lacrime. Ma non siamo nei territori dei romanzi intimisti! No! Dietro la semplice quotidianità delle storie si celano i grandi temi e si passa dalla pietra alla religione, dal dolore al calore, dalla vita alla morte, dalla morte a Dio.

Aspetta primavera, bandini

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di John Fante

Compagnia: Aedopop (Bergamo)
Voce: Giorgio Personelli (Bergamo)
Sassofono e percussioni: Emilio Maciel
Tastiere: Maurizio Stefania

Come ci si sente ad essere figlio di mi – granti in un paese straniero? Sì, ma mica africano o asiatico in un paese europeo. No, come ci si sente ad essere di famiglia italiana, immigrata, nell’America degli Anni Venti. E poi quest’inverno che non passa mai! E tu, Arturo, 14 anni, che sogni la bella stagione, la bella Rosa Pinelli e la gloria come giocatore di baseball. Sì, ma il freddo del Colorado perdura! Quindi non ti resta altro da fare: aspetta la primavera, Bandini.

Filtri e pozioni… all’opera

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STREGATI DA GAETANO DONIZETTI

Voci: Francesco Micheli (Milano/Bergamo) e
Chiara Stoppa (Milano)

Magari voi, sì proprio voi genitori che leggete queste righe, pensate che l’opera lirica non riguardi i bambini? Oppure, pensate addirittura che sia noiosa, incomprensibile, astrusa? Beh, provate a venire a questo appuntamento e cambierete di certo idea. L’eccezionale presenza di Francesco Micheli, direttore artistico e infaticabile animatore della Fondazione Teatro Donizetti e la vulcanica attrice Chiara Stoppa vi condurranno all’interno delle opere di Gaetano Donizetti attraverso un percorso di filtri o pozioni magiche e incantesimi. Ma attenzione: portatevi un antidoto se non volete essere conquistati da tanta bellezza!!!

— Dai 6 ai 99 anni!

Niente di nuovo sul fronte occidentale

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di Erich Maria Remarque

Compagnia: Aedopop (Bergamo)
Voce: Giorgio Personelli (Bergamo)
Con i partecipanti al Laboratorio Musicale dell’ITIS “Majorana” di Seriate, diretti da Pierangelo Frugnoli

1914-1918, la Grande Guerra. Quando inizia un conflitto, chi viene mandato a com – battere si convince di essere “la gioventù di ferro” (perché sono sempre i giovani ed i giovanissimi che vengono mandati al fronte), ma dopo poco, gli stessi ragazzi si sentiranno “gente vecchia”, spettri, privati di sogni, speranze… In questa parabola c’è tutto l’orrore della trincea, della violenza, del disagio.
E solo autori come Remarque sanno rendere tutto ciò letteratura, cioè vita vera.

Le libere donne di Magliano

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di Mario Tobino

Voci: Maximilian Nisi (Roma) e Silvia Fiori (Bergamo)
Tastiere: Stefano De Meo

“Le libere donne di Magliano” in verità sono imprigionate dentro un ospedale psichiatrico. Tutto il libro, però, gioca sul dentro e sul fuori: il manicomio e il territorio circostante, il corpo e la psiche, le stanze delle donne ed il resto della struttura, il ruolo di medico e lo sguardo dell’uomo. Lo sguardo, sì, è forse proprio lo sguardo di Tobino a fare di questo libro un’opera così carica di Pathos.

Lo stile è strano, spezzettato, rotto addirittura, come rotti sono i pensieri ed i sentimenti delle ospiti. Ma libere, sì, loro libere perché come dice Tobino stesso: “Un medico di manicomio, se è vivo, sempre vortica tra il peso dei deliri e la speranza che qualsiasi uomo anche se pazzo sia libero”.

Narciso e boccadoro

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di Hermann Hesse

Voce: Maximilian Nisi (Roma)
Tastiere: Stefano De Meo

Se Narciso è scuro e magro, Boccadoro è radioso e fiorente. Se Narciso è pensatore ed analizzatore, Boccadoro è sognatore e ha l’anima di un fanciullo. Boccadoro è creatura ardente dal temperamento di artista. Narciso è dotato di notevole intelligenza e ricchezza spirituale. Boccadoro cerca di realizzare se stesso nell’amore ardente, quell’amore che tutto coinvolge ed abbraccia. Narciso nelle scienze, nella meditazione, nella mortificazione del corpo per sublimarsi nello spirito. Due uomini, due grandi amici, ma due facce dello stesso Essere. Il Sole e la Luna. Noi.

 

Uffa!

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CHE NOIA LA NOIA!

Compagnia: Les Saponettes (Bergamo)
Voci: Elena Borsato, Miriam Gotti e Ilaria Pezzera (Bergamo)

Sei stressato? Hai troppe cose da fare? Troppe cose a cui pensare? Troppi impegni, compiti, doveri?
Tutti ti dicono quel che devi fare? Bene! Fermati, siediti comodo, fai un bel respiro ed entra nel laboratorio di magia delle Dis-Fate.

Questi tre buffi spiritelli, assai pasticcioni e maldestri, tra litigi, scherzetti, racconti, canzoni, pozioni e magie proveranno ad affrontare l’incubo di tutti i bambini, il terrore di tutti i piccini: LA NOIA!
Ma mica per sconfiggerlo, NO! Perché nel laboratorio delle Dis-Fate scoprirete che nel silenzio si sente meglio. Nella quiete si ascolta meglio. Nel tempo perso si sogna meglio. E allora, siete pronti a conoscere le Dis-Fate?

— Dai 5 ai 99 anni!

Casa d’altri

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di Silvio D’Arzo

Voce: Gigi Dall’Aglio (Parma)
Pianoforte: Emanuele Nidi

“La prima volta che ho letto Casa d’altri ho provato un profondo turbamento come se qualcuno avesse frugato con estremo garbo, ma in modo inesorabilmente invasivo, nella quiete di certe mie abitudini inconsapevolmente assodate e indurite. In quei giorni recitavo il personaggio di Falstaff nell’Enrico IV di Shakespeare e stavo riflettevo sull’innocenza, in qualche modo colpevole, di Falstaff e sulla sua fine: estromesso da quella vita e da quel mondo che per lui improvvisamente si era fatto casa d’altri.”
(Gigi Dall’Aglio)

Gigi Dall’Aglio, uno dei più importanti registi e interpreti del teatro italiano mette in scena quello che Montale definì il ‘racconto perfetto’.

Geranio e altre storie

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di Flannery O’Connor

Compagnia: Paola Bigatto e Hillbilly Heroin (Bergamo)
Voce: Paola Bigatto (Genova)
Voce e chitarra: Michele Dal Lago
Voce e percussioni: Giusi Pesenti
Chitarra: Angelo Bonfanti

Se non avete mai letto i racconti di Flannery O’Connor non potete proprio mancare a questa serata, perché la O’Connor è una delle scrittrici che più ha plasmato il modo di scrivere contemporaneo: dai libri alle canzoni. Artisti come Tom Waits e Bruce Springsteen hanno più volte dichiarato di ispirarsi a lei. È quindi veramente una scrittrice imprescindibile. Ma se pure già la conoscete questa sarà una serata da non perdere perché a dar voce alla scrittrice americana vi sarà un’interprete d’eccezione come Paola Bigatto e a farne da ideale colonna sonora l’ “American popolar music” degli Hillbilly Heroin.

Fine pena ora

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di Elvio Fassone

Voce: Rosario Lisma (Milano/Mazara del Vallo)
Chitarra: Gipo Gurrado

Salvatore, ergastolano condannato per problemi di mafia. Elvio, il giudice che ha condannato Salvatore. I due uomini, ai due lati opposti della barricata della vita, si scrivono per 26 anni e la loro corrispondenza è diventato questo libro bellissimo, umano, profondo, che ci interroga sui temi fondanti del nostro essere civili. Con questo libro per la prima volta Fiato ai Libri varca la soglia del carcere di via Gleno e sarà una esperienza senza dubbio immersiva.

Vinca il peggiore

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LA PIÙ BELLA PARTITA DI BASKET DELLA MIA VITA
di Enrico Franceschini

Voci: Jacopo-Maria Bicocchi (Reggio Emilia) e Paolo Li Volsi (Palermo)
Chitarra: Paolo Li Volsi

In una notte che ha tutta l’aria di essere un grande scherzo, il 1 aprile del 1985 alla Rupp Arena, Lexington, Kentucky, si consuma una delle partite di Basket più incredibili che si siano mai giocate. La finale della NCAA, il campionato universitario americano.
Una sfida che ha per sempre cambiato il basket e i destini di chi non solo ha giocato quella partita, ma anche di chi l’ha vista.
“Vinca il peggiore” è il libro che oggi il piccolo Davide terrebbe sotto braccio avvicinandosi alla Valle di Elah prima di affrontare Golia.
Una dichiarazione d’amore alla pallacanestro, al destino e alle sfide impossibili.

I 55 giorni

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“UN NUCLEO ARMATO DELLE BRIGATE ROSSE HA CATTURATO E RINCHIUSO IN UN CARCERE DEL POPOLO ALDO MORO”

Dal 16 marzo al 9 maggio 1978 l’Italia ha vissuto i cinquantacinque giorni più drammatici della sua storia recente. Il Presidente della DC Aldo Moro è in mano alle Brigate Rosse, dopo essere stato sequestrato da un commando armato in Via Fani. Gli agenti della scorta sono rimasti uccisi nello scontro a fuoco e l’onorevole è stato portato in un luogo segreto. Per quasi due mesi Aldo Moro cerca di salvarsi con la sola arma che aveva: una penna e dei fogli. Intanto Anna Laura Braghetti, la giovane brigatista, ogni mattina esce per andare al lavoro facendo finta di nulla.

Lungo un fiume, attraverso i confini

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Voce: Moni Ovadia (Milano)

Come tutti gli anni “Fiato ai Libri” chiama un testimone d’eccezione per parlare dei testi che per lui sono risultati fondamentali nel suo percorso umano. Quest’anno avremo ospite Moni Ovadia che terrà per noi una lezione-spettacolo su alcuni libri di Claudio Magris, uno degli intellettuali italiani più raffinati e conosciuti all’estero.

Quando abbiamo chiesto a Moni Ovadia come intendesse parlare di Magris ci ha risposto: “Andremo alla ricerca di un tracciato, sui passi dei viaggi di un autore – Claudio Magris – che ha saputo interpretare l’esilio penetrando l’umano oltre i confini, i pregiudizi e le retoriche.”

Favole al telefono

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di Gianni Rodari

Voci: Matteo Corradini (Piacenza) e Gek Tessaro (Verona)
Tastiere Hammond: Paolo “Apollo” Negri

Favole al telefono è un reading “immaginifico- musicale”. Lo scrittore (qui anche regista) Matteo Corradini legge le celebri favole di Gianni Rodari per raccontare a tutti le storie umoristiche e dolci, strampalate e nostalgiche, forti e speranzose, nate dalla penna del grande scrittore italiano.

A dialogare simbolicamente con lui e con i racconti, le immagini proiettate dal vivo dall’artista visivo Gek Tessaro e le musiche originali di Paolo “Apollo” Negri, alle tastiere e organo Hammond. Favole al telefono è una dedica autentica all’opera di Rodari, un racconto per suoni e colori sull’onda del divertimento e della fantasia.

— dai 5 ai 99 anni!

Maredamare

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TRATTO DA “IL VECCHIO E IL MARE”
di Ernest Hemingway
(ma anche Neruda, Ramirez, Guccini, Piazzolla, Nidi)

Compagnia: Associazione culturale L’Infinito (Modena)
Voce: Mascia Foschi
Tastiere: Alessandro Nidi

“Ma l’uomo non è fatto per la sconfitta, l’uomo può essere ucciso ma non sconfitto”. Da queste parole nasce “Maredamare”, con la volontà di omaggiare una straordinaria figura, quella di Angelo Vassallo, il sindaco-pescatore assassinato da ignoti. Il capolavoro di Hemingway scorre, si concentra ed esplode attraverso le sue parole più belle e con musiche e canzoni che ne amplificano la forza narrativa. La storia del vecchio e del mare non è soltanto quella di Santiago o di Angelo Vassallo: per tutti noi c’è un momento in cui, all’inseguimento di un pesce, il Fato  ci attende, al largo. Con le sue domande, con le sue risposte.

Gli sporcelli

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di Roald Dahl

Voce: Giorgia Antonelli e Stolfo Fent (Vicenza)
Percussioni e ambienti sonori dal vivo: Stolfo Fent

La nostra storia comincia in una città sospesa nell’aria, tra foglie larghe ed aghi di pino. La vita scorre con vivacità ed allegria fino a quando arriva tra i rami, portato dal vento, un palloncino rosso contenente un messaggio d’aiuto. Il palloncino è salito dalla città bassa, di nebbia densa, strade e cemento, dove regna la grifagna accidia di due terribili personaggi, i Signori Sporcelli…

È una storia che parla di diversità: suoni, voci e colori per uno slancio vitale di relazione e partecipazione. Una storia che vede proprio nelle differenze la forza di unione che alimenta la creatività.

— dai 5 ai 99 anni!

American dust

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di Richard Brautigan

Voci: Giorgia Antonelli e Titino Carrara (Vicenza)

Vento, caldo.
Me ne sto in piedi sul vecchio pontile mezzo affondato nel lago, l’orecchio premuto sul passato, come il muro di una casa che non c’è più.
Peccato non aver preso al volo quella pallottola per infilarla nel calibro 22. Peccato non poterla fare tornare indietro, come non fosse mai esplosa, mai caricata, peccato.
Vorrei tanto essere entrato nel ristorante e non nell’armeria a fianco: facevano ottimi hamburger, ma non avevo fame.

La vita di Whithey è un viaggio nelle pieghe del sogno americano.
Hamburger, proiettili, speranze ed illusioni… prima che il vento si porti via tutto.

La vegetariana

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Voce: Sandra Zoccolan (Milano)
Violoncello: Francesco Saverio Gliozzi

“Ho fatto un sogno” dice Yeong-hye, e da quel sogno di sangue e di boschi scuri nasce il suo rifiuto drastico di mangiare, cucinare e servire carne, che la famiglia accoglie dapprima con costernazione e poi con fastidio e rabbia crescenti. La protagonista aspira ad una trasformazione radicale del proprio essere, aspira ad un’innocenza che non appartiene alla razza umana, fino ad arrivare al rifiuto totale del cibo, all’identificazione con il mondo vegetale. È la storia di un annullamento come unico sistema per affermare la propria esistenza.
Scomparire per esserci.
Consumarsi per rinascere altro da sé.
È un grido disperato.
È un “no” urlato senza voce.

Elisabetta I

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LE NOTE DI UNA BIOGRAFIA
Spettacolo molto liberamente ispirato da
“Il castello di Kenilworth” di Gaetano Donizetti

Un incontro straordinario ha dato vita a questo spettacolo: quello tra “Fiato ai libri” e la “Fondazione Teatro Donizetti”. Due tra le più significative realtà del panorama culturale della Provincia di Bergamo si sono unite per una serata dove letteratura e musica lirica si fonderanno per raccontare la vita di Elisabetta I Tudor (e del complesso rapporto tra le donne e il potere), sulle musiche de “Il Castello di Kenilworth” di Gaetano Donizetti. Sul palco, le parole interpretate dell’attrice Maria Pilar Perez Aspa si intrecceranno con le arie cantate dalla soprano Nina Solodovnikova.

Allah non è mica obbligato

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di Ahmadou Kourouma

“Allah non è mica obbligato a essere
giusto in tutte le cose che fa”.

Così dice Birahima, il bambino-soldato protagonista e narratore di questo viaggio nella realtà delle guerre tribali africane, nell’ingiustizia assoluta dell’infanzia sfruttata. E dell’ingerenza umanitaria. Birahima è un bambino di dodici anni, vede il mondo che lo circonda con ironia e con quello che dell’incanto infantile può resistere, nonostante tutto. E solo un grande autore africano come Kourouma poteva renderci la limpidezza di tale sguardo.

Bellas mariposas

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MUSICA DI PAROLE PER AMORE E PER RABBIA
di Sergio Atzeni

Caterina è la protagonista narratrice, una farfallina, appunto (mariposa in spagnolo significa farfalla), di dodici anni che vive nell’ambiente socialmente e moralmente degradato della periferia di Cagliari e lo fotografa con intelligenza smaliziata e desideri espliciti e diretti.
Questa farfallina, però, su un tale mondo svolazza e mira in alto, verso l’Amore, l’Amicizia ed un futuro di realizzazione personale. Una farfallina che vuole diventare rockstar ed ha una solidissima fiducia in se stessa. Parole che camminano sui suoni della musica e viceversa, emozioni che si generano nell’incontro tra quel vuoto di significato che è la musica e quel pieno che è il racconto. Come quando ascoltando la musica guardiamo la realtà intorno a noi e tutto viene ridisegnato, tutto si compone e trova senso.

Ben

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TRATTO DA “IL QUINTO FIGLIO” E “BEN NEL MONDO”
di Doris Lessing

“Le scimmie alzarono un urlo, un suono terribile, proveniente da quell’inferno che si replica in tutto il mondo, ovunque gli esseri umani impongano la loro civiltà.”

Chi è Ben Lovatt? Una creatura primitiva e brutale. Un diverso che non riusciamo a incasellare in nessuna tipologia di umano. Solo. Difficile provare empatia per questo essere violento, che distrugge la tanto desiderata felicità di una numerosa famiglia borghese. Chi si occuperà di Ben? Sfruttato, imbrogliato, umiliato, raramente incontrerà persone compassionevoli con lui. Se guardiamo con i suoi occhi, gialli e iper-sensibili alla luce del sole, vediamo un mondo crudele e violento. Cosa è diventata la nostra civiltà? Silenzio. Poi il suo canto animalesco si alza alle stelle.

Animali della notte

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Voce: Ferruccio Filipazzi (Milano) e Omar Lodovici (Bergamo)

Un narratore di lungo corso (Ferruccio Filipazzi) e uno scienziato (Omar Lodovici) insieme per raccontare storie fantastiche e curiosità scientifiche, racconti di coraggio e di paura e stupori e meraviglie della natura. Quando calano le tenebre, gli esseri viventi, che vivono e che hanno strategie sapientemente studiate per il giorno, lasciano il posto agli organismi che, invece, hanno fatto del buio e del silenzio le loro armi vincenti.
L’oscurità torna a brulicare di una natura invisibile. Aguzzando l’udito, si può intuirne il brusio che durante la stagione degli amori si fa più intenso: sono i richiami di mille amanti che si danno appuntamento al chiaro di luna.

Frankenstein

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di Mary Shelley

Fiato ai libri anche questa volta prova a confrontarsi con un libro Monstre (è proprio il caso di dirlo) della letteratura mondiale, un libro che molti citano, ma che probabilmente pochi hanno letto veramente. Immergendosi nelle sue pagine si scopre un’opera stupenda, complessa, emozionante, filosofica ma dal ritmo serrato e dalle mille sfumature. E chi se non due bravissimi attori quali Ribatto/Pagella e le tessiture musicali di Olivieri potevano trarne uno spettacolo che rendesse tutto ciò? Ad impreziosire ulteriormente la serata vi sarà la cornice dove tutto ciò si svolgerà: il bellissimo convento cinquecentesco di Sovere. Una serata indimenticabile!

Un omone chiamato Giovannino

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GIOVANNINO GUARESCHI OLTRE DON CAMILLO E PEPPONE
Tratto dai racconti di Giovannino Guareschi

Un testone. Un bastian contrario. Una pentola di fagioli. La vita intera passata a prendere a pugni il vento.

Tenero conservatore dei solidi valori contadini, affettuoso con gli ultimi, i fragili, i poveri, ma subito pronto a battere i pugni sul tavolo alla prima contrarietà!
Un viaggio tra le pagine di Guareschi, rispettosi della sua unicità e all’occorrenza pronti ad alzare la voce!

Le cosmicomiche / la boutique del mistero

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CALVINO INCONTRA BUZZATI
di Italo Calvino e Dino Buzzati

“La fantasia è velocità nell’immaginare il possibile o l’impossibile. La fantasia salta dei passaggi. La ragione senza fantasia comporta una grande perdita di tempo”.
(I. Calvino)

Calvino e Buzzati, assieme, sullo stesso palco, in un unico spettacolo! Buzzati e Calvino, gli autori del fantastico, dove in Calvino il fantastico è una trama leggera intrecciata nel vuoto, mentre per Buzzati il fantastico ha un peso, un’ancora gettata nel reale. Il fantastico di Calvino è ricco di colori sgargianti, quello di Buzzati ha i colori delle terre. Entrambi, tuttavia, giungono ad una ulteriore convergenza rappresentata da una vena ironica. Che lascia spazio ad un sorriso liberatorio. L’ultima suggestiva produzione del mitico teatro Out Off in esclusiva per “Fiato ai Libri”!

Ciak ai Libri – 15.11.2017

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Un ponte di storie tra libri e settima arte

Film ispirato dal libro “La piazza del Diamante
di Mercè Rodoreda

I titoli dei film in programma saranno svelati solo a partire dal 9 ottobre. Fino all’8 ottobre potrete partecipare al gioco “Indovina chi viene in sala” scrivendo all’indirizzo mail ciakailibri@gmail.com, il titolo di una o di tutte le pellicole che pensate proietteremo quest’anno. Se indovinerete almeno un titolo vincerete una bottiglia di birra “Neruda”, la birra che sostiene Fiato ai Libri.

Scriveteci, e bevete alla nostra salute!

Ciak ai Libri – 08.11.2017

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Un ponte di storie tra libri e settima arte

Film ispirato dal libro “L’avversario
di Emmanuel Carrère

I titoli dei film in programma saranno svelati solo a partire dal 9 ottobre. Fino all’8 ottobre potrete partecipare al gioco “Indovina chi viene in sala” scrivendo all’indirizzo mail ciakailibri@gmail.com, il titolo di una o di tutte le pellicole che pensate proietteremo quest’anno. Se indovinerete almeno un titolo vincerete una bottiglia di birra “Neruda”, la birra che sostiene Fiato ai Libri.

Scriveteci, e bevete alla nostra salute!

Ciak ai Libri – 01.11.17

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Un ponte di storie tra libri e settima arte

Film ispirato dal libro “Manhattan Transfer
di John Dos Passos

I titoli dei film in programma saranno svelati solo a partire dal 9 ottobre. Fino all’8 ottobre potrete partecipare al gioco “Indovina chi viene in sala” scrivendo all’indirizzo mail ciakailibri@gmail.com, il titolo di una o di tutte le pellicole che pensate proietteremo quest’anno. Se indovinerete almeno un titolo vincerete una bottiglia di birra “Neruda”, la birra che sostiene Fiato ai Libri.

Scriveteci, e bevete alla nostra salute!

Ciak ai Libri – 25.10.17

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Un ponte di storie tra libri e settima arte

Film ispirato dal libro “L’amore ai tempi del colera
di Gabriel Garcia Márquez

I titoli dei film in programma saranno svelati solo a partire dal 9 ottobre. Fino all’8 ottobre potrete partecipare al gioco “Indovina chi viene in sala” scrivendo all’indirizzo mail ciakailibri@gmail.com, il titolo di una o di tutte le pellicole che pensate proietteremo quest’anno. Se indovinerete almeno un titolo vincerete una bottiglia di birra “Neruda”, la birra che sostiene Fiato ai Libri.

Scriveteci, e bevete alla nostra salute!

La piazza del diamante

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di Mercè Rodoreda

Voce: Maria Pilar Pérez Aspa (Milano)
Fisarmonica: Nadio Marenco

Con la fine della Guerra civile e la vittoria del franchismo in Spagna, Mercè Rodoreda lascia famiglia e figlio a Barcellona e parte per un lungo esilio: Bordeaux, Limoges, Ginevra. Da questo esilio scriverà uno dei romanzi più belli sulla Guerra civile spagnola. Trent’anni della vita di una donna semplice, Natalia, che soffrirà miserie, fame, lutti e il matrimonio con un uomo egoista. La sensazione leggendo questo libro è che la Rodoreda si sieda al tuo fianco e te lo racconti a voce bassa, concatenando una serie di eventi piccoli, insignificanti, quotidiani, apparentemente irrilevanti, attraverso i quali apre delle finestre su un mondo che malgrado loro si trasforma. Una figura di donna che contempla il mondo che la circonda.

Mezzanotte d’amore

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di Michel Tournier

Compagnia: Mismaonda (Bologna)
Voce: Matteo Caccia
Chitarra: Pierangelo Frugnoli

Una storia fatta di tante storie. Una “mille e una notte” moderna dove i racconti non salvano una vita, ma una relazione d’amore. Un romanzo sul potere delle parole di costruire senso, comprensione. Lo spettacolo narra di una coppia che sta per lasciarsi ed organizza una cena con gli amici per annunciarlo. Ciascuno di essi inizia a raccontare una storia. Ed il rumoroso silenzio che avvolgeva la coppia si infrange. Chi meglio di Matteo Caccia, notissimo conduttore radiofonico (Radio2, Radio24), poteva interpretare questo meraviglioso libro?

La donna giusta

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di Sándor Márai

Voce: Elena Scalet (Milano)
Chitarra ed elettronica: Gipo Gurrado

Un pomeriggio, in una elegante pasticceria di Budapest, una donna racconta ad un’amica come abbia capito che nella vita del marito c’era stata una passione segreta e come da quel momento abbia cercato invano di riconquistarlo. Una notte, quel marito racconta a un altro uomo come abbia aspettato per anni una donna che era diventata per lui una ragione di vita. All’alba, in un alberghetto di Roma, questa stessa donna racconta al suo amante (un batterista ungherese) come sia riuscita a sposare un uomo ricco. Molti anni dopo, nel bar di New York dove lavora, sarà proprio il batterista a raccontare ad un altro ungherese, l’epilogo di tutta la vicenda. Le storie sono sempre gli anelli di un’unica catena.

Il giorno della civetta

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di Leonardo Sciascia

Compagnia: Bottega dei Mestieri Teatrali (Milano)
Voce: Giulio Cavalli

“Io divido l’umanità in cinque categorie: ci sono gli uomini veri, i mezzi uomini, gli ominicchi, poi — mi scusi — i ruffiani e in ultimo, come se non ci fossero, i quaquaraquà. Sono pochissimi gli uomini, i mezzi uomini pochi, già molti di più gli ominicchi: sono come bambini che si credono grandi. Quanto ai ruffiani, stanno diventando un vero esercito! E infine i quaquaraquà, il branco di oche”, dice così don Mariano a Bellodi ne “Il giorno della civetta” e dentro una sola frase c’è tutta la modernità di un libro che non parla solo di mafia ma anche di arrendevolezza, onore, dignità e di una Sicilia che assomiglia all’Italia intera. Per questo è d’obbligo rileggerlo e, soprattutto, ascoltarlo.

L’uragano nero

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di Marco Pastonesi

Compagnia: Aedopop (Bergamo)
Voci: Mattia Fabris e Giorgio Personelli
Chitarra: Pierangelo Frugnoli

Si chiama Jonah Lomu un “carro armato, ma veloce come una Ferrari”. Lomu, cresciuto tra i delinquenti di Aukland, salvato dal Rugby resterà nella storia dello sport, tra i grandissimi. Ma la sua apparizione è come la scia di una cometa: il suo fisico portentoso sarà tradito da una grave malattia, che finirà per prendersi la sua vita. Noi vi racconteremo la sua storia e vi racconteremo di questo duro e animalesco e anarchico, ma umanissimo sport che è il Rugby.

L’Avversario

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di Emmanuel Carrère

Voce: Arianna Scommegna e Mattia Fabris (Milano)
Chitarra: Massimo Betti

“Il 9 gennaio 1993 Jean-Claude Romand ha ucciso la moglie, i figli e i genitori, poi ha tentato di suicidarsi, ma invano. L’inchiesta ha rivelato che non era affatto un medico come sosteneva e, cosa ancor più difficile da credere, che non era nient’altro. Da diciott’anni mentiva, e quella menzogna non nascondeva assolutamente nulla. Sul punto di essere scoperto, ha preferito sopprimere le persone il cui sguardo non sarebbe riuscito a sopportare. È stato condannato all’ergastolo. Sono entrato in contatto con lui e ho assistito al processo. Ho cercato di raccontare con precisione, giorno per giorno, quella vita di solitudine, di impostura e di assenza. Di immaginare che cosa passasse per la testa di quell’uomo durante le lunghe ore vuote, senza progetti e senza testimoni, che tutti presumevano trascorresse al lavoro, e che trascorreva invece nel parcheggio di un’autostrada o nei boschi del Giura. Di capire, infine, che cosa, in un’esperienza umana tanto estrema, mi abbia così profondamente turbato – e turbi, credo, ciascuno di noi.” (Emmanuel Carrère)

Cordestorie

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Compagnia: Teatro Prova e Dulco Granoturco (Bergamo)
Voci: Stefano Mecca e Andrea Rodegher
Chitarra Scimitarra: Dulco Granoturco

Arriva un narratore che apre un libro e se ne va. No, scusate non è lui ecco, arriva un altro narratore che… no, se ne va anche questo. Ma chi deve arrivare allora? Ah, finalmente, eccolo, deve essere per forza lui: un cantastorie con una chitarra. Bene, adesso lo spettacolo comincia! Ma cosa succede? Ritorna il primo narratore con i suoi libri. E ora torna anche il secondo narratore con i suoi libri. Sono in tre. Due vogliono leggere e uno vuole cantare e suonare. Ma quando inizia questo spettacolo? Sssh! È già cominciato.

— Dai 5 ai 99 anni!

La taverna del diavolo

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di Roberto Trussardi

Voci: Matilde Facheris (Milano) e Alberto Salvi (Bergamo)
Fisarmonica e baghet: Gino Zambelli

Il 14 luglio 1914 Simone Pianetti, un omone delle valli bergamasche, tornato dall’America senza aver fatto fortuna, uccide sette compaesani, parroco compreso. Era un anarchico il Pianetti. E non poteva sopportare che ancora una volta, i soliti benpensanti gli rovinassero la vita bollandolo per quello che per tutti loro, all’epoca, voleva dire essere un anarchico: sovversivo, senzadio, senza famiglia, senza controllo. Ma chi era veramente Simone Pianetti? Un arrogante, un demonio, uno che scappa di casa. Uno sconfitto. Uno alla continua ricerca di una libertà totale da tutto e da tutti, che immancabilmente non arriva. Uno che tornato in Italia mette su un locale dove si balla e si attira l’odio del parroco e dei moralisti del paese. Mette su un mulino e gli dicono che avvelena la farina. Allora scatta il giorno di ordinaria follia. Ed ancora oggi, dalle sue parti, per minacciare qualcuno si dice: “Guarda che faccio come il Pianetti”.

Terra matta

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di Vincenzo Rabito

Voce: Rosario Lisma (Milano/Mazara del Vallo)
Chitarra: Gipo Gurrado

Terza e ultima puntata dell’appassionante cavalcata di Vincenzo Rabito attraverso il Novecento: dopo la Grande Guerra, il fascismo e l’impresa coloniale, i tedeschi e gli americani, il nostro eroe minimo, siciliano, semianalfabeta, vede finalmente la pace del dopoguerra e del boom economico. Nella sua lingua tra dialetto e italiano, buffa e tragica al contempo, ci racconta dell’avvento della tv, della società dei consumi e della contestazione giovanile. L’Italia ora è un paese diverso, ma Vincenzo Rabito, ormai anziano, ha negli occhi la stessa fiamma viva di quando era un picciotto brillante.

In viaggio sul Nilo

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Compagnia: Teatro del Tamburino (Bergamo)
Voci: Michele Marinini e Rossella Gualeni

Ai remi di un’imbarcazione i ragazzi risalgono il Nilo; i massimi monumenti della civiltà egizia: piramidi, templi, tombe, tesori…. Ad Assuan si è travolti dalla piena del fiume e trasformati in pesci, coccodrilli, serpenti. Si riemerge come spighe di grano, si miete e raccoglie, si partecipa a (quella) vita di tutti i giorni. Ma ecco il corteo del Faraone: il popolo prosternato lo acclama. Costruiamo la grande piramide. Buio: “Il Faraone è morto”. Pianti corali, imbalsamazione, sepoltura e resurrezione.

— Dai 6 ai 99 anni!

Il gioco di Gerald

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di Stephen King

Voce: Maria Paiato (Rovigo)
Tastiere, suoni, campionamenti: Luca Olivieri

Solo Stephen King può trasformare in romanzo la vicenda di una donna legata ad  un letto, sola (a parte un cane ed il marito morto ai piedi del letto stesso), in una casa sperduta. Solo Stephen King può, a partire da questo unico personaggio, trarre un romanzo corale, portando, via via alla luce, i fantasmi che popolano la sua testa. E solo Maria Paiato può dare loro voce e corpo e vita.

Scottature

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di Dolores Prato

Voce: Maria Paiato (Rovigo)

Suore rivoluzionarie e di strepitosa simpatia, una giovane educanda curiosa del mondo che non vuole farsi ingabbiare dalle regole del convento. La scoperta del mondo fuori, a volte amara e dolorosa, ma piena di VITA, la ricerca di una LIBERTA’ VERA. Sono questi gli ingredienti di questo racconto un po’ autobiografico e un po’ di invenzione, un classico dimenticato del ‘900 che con orgoglio presentiamo a FIATO AI LIBRI per una giusta riscoperta di una grandissima autrice quale fu Dolores Prato.

Pirandello fuori dai banchi

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Tratto da “Novelle per un anno” di Luigi Pirandello

Voce: Ferruccio Filipazzi (Bergamo)
Chitarra: Claudio Fabbrini

“Quest’anno ci provo con Pirandello, sempre più difficile!
O forse no, perché leggerò le novelle, racconti brevi che possono rapire anche l’ascoltatore di passaggio o chi poco frequenta libri lunghi e impegnativi.
E poi la novella è una forma di racconto immediata, che attraversa la vita vera e spesso utilizza il dialogo e il racconto in prima persona per cercare di restituirci leemozioni che ci fanno soffrire e gioire.
E così saranno storie popolari o raffinate, divertenti o crudeli, ironiche o cupe, ma sempre, sempre, storie vere.
E Pirandello ci prova e ci riesce benissimo passando dal dialetto all’invenzione del linguaggio, lontano dalla tradizione letteraria e vicino alla gente.
Al cuore della gente” (Ferruccio Filipazzi)

Dentro un gatto ci sono tante storie

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Voce: Marco Baliani (Roma)

Una balena nuota in questo spettacolo. Il bambino la vede balzare dalle pagine di una edizione ridotta e illustrata.
Timoroso, chiede soltanto di ricevere in dono l’avventura, di poter vedere la gamba di legno del capitano Achab.
Anni dopo la balena ritorna, ora porta amore, si fa grammatica morale, piomba nelle stanze di una disadorna scuola teatrale e illumina col suo occhio quanto sussulta intorno.
Il mare torna più volte nel racconto, torna con altri libri che accompagnano l’esistenza dell’artista.
Il bambino, fattosi adulto, continua a scrutarne la superficie ondosa, oceanica o marina. In mano ha ora un cannocchiale fatto con le storie degli uomini incontrati nel cammino, che hanno nome lord Jim, Meurseault, N’drja. A ben guardare si scopre che la balena è diventata un gatto capace di contenere al suo interno altrilibri  e in uno di questi c’è anche l’autore, quello che poi è diventato, un attore, un mago, un raccontatore di storie.

Nessuna notizia di Gurb

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di Eduardo Mendoza

Voci: Carlo Gabardini (Milano) e Fabrizio Pagella (Torino)
Tastiere, suoni, campionamenti: Luca Olivieri

Un extraterrestre sbarca nella città di Barcellona. Nel giro di ventiquattro giorni tenta di mettersi in contatto con Gurb, suo compagno di missione, e nel frattempo di comprendere i terracquei, trasformando i suoi tre chili e passa di intelletto nei personaggi più diversi, dal Papa a un torero, e consumando tutto quello che consumano i terracquei. Un libro esilarante alla scoperta di quanta irrealtà si travesta da realtà e viceversa.

Il flauto magico

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Voce: Ferruccio Filipazzi (Bergamo)
Musiche: Orchestra giovanile di flauti di Treviglio
diretta da Maria Cristina Volonterio e Fabio Barnaba

Dopo l’emozionante esperienza dello scorso anno, quando 350 spettatori, piccoli e grandi, hanno ascoltato “TURANDOT – la principessa di gelo”, godendo non solo del racconto, ma anche della voce di una cantante lirica, lì, a pochi metri, dal vivo, quest’anno ci riproviamo con uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi: Wolfgang Amadeus Mozart.
Il testo contiene tutti gli ingredienti per emozionare anche i più piccoli: magia, mistero, amore, amicizia, umorismo, raccontati dalla delicata penna di Vivian Lamarque.
Il racconto sarà esaltato dalle musiche di un’orchestra tutta di flauti: venti ragazzi tra i tredici e i vent’anni, dal flauto basso all’ottavino.

— Dai 7 ai 99 anni!

Ragazzi di vita

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di Pier Paolo Pasolini

Voce: Massimo Popolizio (Roma)
Sassofono: Javier Girotto

Direttamente da Radio 3, Massimo Popolizio presenta in esclusiva per “Fiato ai Libri” e “deSidera” uno dei testi più suggestivi di Pasolini. Ragazzi di vita è un romanzo sul mondo delle borgate romane, dove i protagonisti vivono di espedienti, in un ambiente degradato, povero, caotico, spinti dall’istinto e dalle passioni, con un vitalismo, però, che forse è sconosciuto a noi, uomini e donne nati e cresciuti nella cosiddetta Modernità. Ad impreziosire lo spettacolo, poi, la maestria del sassofonista argentino Javier Girotto, tra i migliori musicisti contemporanei.

Principi, principesse e principianti

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Voci: Chiara Stoppa e Virginia Zini (Milano)
Fisarmonica: Giulia Bertasi

Essere un principe o una principessa può essere noioso?
Cosa mangiano un cavallo bianco, un principe azzurro e una principessa rosa?
I principi e le principesse leggono libri sui principi e le principesse?
Lettura e musica per tutti i principianti che aspirano ad entrare nel fantastico mondo regale.

— Dai 5 ai 99 anni!

Molto forte, incredibilmente vicino

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di Jonathan Safran Foer

Voci: Titino Carrara, Giorgia Antonelli, Annalisa Carrara (Vicenza)

New York. Oskar è un piccolo genio di nove anni: inventa camicie di becchime per volare con gli uccelli, sistemi di tubi per creare un laghetto di lacrime: la sofferenza della sua città. Il padre è morto nell’attacco alle Torri Gemelle. Un giorno, in un vaso azzurro del padre, scopre una busta che contiene una chiave. Sul retro c’è una scritta: “Black”. Chi è Black? E Oskar comincia a bussare alla porta di tutti i Mr e Mrs Black della città, alla ricerca di un segreto che può farlo sentire più vicino al padre. In questo viaggio per i distretti di New York, tra personaggi improbabili e sorprendenti, lo accompagnano e proteggono, a sua insaputa, la mamma e la nonna. Un percorso che coinvolgerà tutta la famiglia, mescolando figure del presente e del passato e facendo rivivere in parallelo le vicende di un’Europa devastata dalla Seconda guerra mondiale. E Oskar alla fine si ritroverà con un pesante bagaglio di esperienze, ma pronto ad affrontare consapevolmente il futuro. Una storia che farà sorridere, piangere, ridere, riflettere.

Aspettando il pasticciere

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L’idea è perfetta: un Lettore legge alcune storie e un Pasticciere, prepara un dolce per i bambini. Sì, ma se il Pasticciere non arriva? Anche perché il Lettore non è proprio capace di prepararlo un dolce! Da qui in poi è un susseguirsi di gag comiche, un vortice di situazioni buffe, che porteranno alla realizzazione del Tiramisù. Chi avrà il coraggio di mangiarlo? A fare da contrappunto a tutto ciò, poi, il Lettore riuscirà pure a fare il suo mestiere, cioè a presentare ai bambini alcune storie.
Ma che fatica!!

— dai 5 ai 99 anni!

L’Arminuta

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di Donatella Di Pietrantonio

Voce: Silvia Fiori (Bergamo)
Canto: Elena Borsato, Miriam Gotti e Ilaria Pezzera

Amaro, struggente, incisivo. Questo piccolo romanzo ha in sé una grande forza narrativa. Ogni sua parola è cesellata per narrare di abbandoni, di incontri e di silenziosa ricerca della verità. “L’Arminuta” parla di madri fragili, umanamente imperfette e quindi perdonabili. Parla di una sorellanza basata su un legame di sangue da cui vengono la forza, la speranza e appiglio per l’”Arminuta”, la “Ritornata”. Queste trame femminili sono portate in scena da un quartetto di donne, voce narrante e coro, intreccio di racconto sonoro e affabulazione. Nei canti l’eco di un territorio, nella parola la via delle emozioni.

Una notte da lupi

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Voci: Romina Alfieri (Bergamo) e Giuseppe Festa (Bergamo)

Se diciamo “lupo” pensiamo subito a “pericolo”, “paura”, “ferocia”. Ma è davvero così? Davvero i lupi sono “cattivi”? E davvero le storie sui lupi sono solo quelle dove questo animale selvatico porta sciagure? Ma certamente no!! Quindi, pensate ad una serata nella quale, al buio ed in silenzio, raggiungeremo una località isolata ed immersa nella natura per ascoltare un esperto di lupi qual è Giuseppe Festa ed una attrice dolce e scanzonata come Romina Alfieri, parlarci e raccontarci del più famoso animale da fiaba che esista.

— Dai 6 ai 99 anni!

Manhattan Transfer

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di John Dos Passos

Voce: Michele Marinini (Bergamo)
Piano, synth e campionamenti: Oscar Del Barba

“Manhattan Transfer” è un capolavoro lirico e visionario sulla New York che tra Otto e Novecento si fa epicentro della Modernità: decine di personaggi indimenticabili che, al ritmo delle colate di cementoe del j azz, sotto l’ala protettiva dell’acciaio, si agitano e si perdono nella grande metropoli.

L’amore ai tempi del colera

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di Gabriel García Márquez

Produzione Nidodiragno e Pierfrancesco Pisani,
in collaborazione con Infinito srl e il Funaro (Pistoia)
Voce: Laura Marinoni
Pianoforte: Alessandro Nidi
Chitarra e percussioni: Marco Caronna

Laura Marinoni come non l’avete mai vista nel capolavoro di García Márquez. L’attrice recita e canta, in un’interpretazione funambolica, l’amore visionario di Florentino Ariza per Fermina Daza, un amore durato 53 anni, 7 mesi e 11 giorni con le loro notti.
Con Laura, diretta da Cristina Pezzoli, sono in scena Marco Caronna (chitarra e percussioni) e Alessandro Nidi (pianoforte), per rappresentare l’intima essenza di questo romanzo cult in un appassionante percorso anche musicale tra jazz, flamenco e soul.